Il Tirreno

Versilia

Manifestazioni

Il Palio dei Micci a carte bollate: il Ponte fa causa alla Pro Loco

di Tiziano Baldi Galleni
La festa del Ponte dopo la vittoria al Palio 2024
La festa del Ponte dopo la vittoria al Palio 2024

La contrada rossoblù squalificata per il 2024: perderà la Lira e la fascia di Miss

3 MINUTI DI LETTURA





QUERCETA. La contrada del Ponte, con il suo presidente Francesco Sarti, lo aveva detto a chiare lettere già quest’estate. E oggi dalle parole è passata ai fatti: porterà in tribunale la Pro Loco di Querceta. Come aveva ipotizzato a luglio, se l’associazione che cura le manifestazioni delle otto contrade non avesse ritirato le sanzioni inflitte al loro presidente e al fantino Augusto Vargiolu e riconsegnato il Palio della corsa dei micci, sarebbe ricorsa per vie legali. E così è stato.

La notizia è di questi giorni ed è stata confermata sia dal neo presidente della Pro Loco di Querceta Antonio Giorgi che dalla stessa contrada fortemarmina che rilascerà un commento in seguito. «Siamo rammaricati – dice il presidente Giorgi – la contrada Il Ponte è ricorsa alle vie legali per opporsi alle sanzioni inflitte dalla commissione etica della scorsa consiliatura». La vicenda risale allo scorso Palio dei Micci. La corsa viene vinta dal fantino del Ponte. Ma pochi giorni dopo, foto e video della parte conclusiva della gara alimentano un polverone. Si fanno sempre più forti le ipotesi che il fantino rossoblù abbia in mano qualcosa per aiutarsi nella corsa. La Pro Loco di Querceta manda tutte il materiale a un’agenzia investigativa. Nella perizia conclusiva però non emergono prove (come scriverà la stessa Pro Loco) per infliggere penalità. Ma la commissione etica sanziona comunque il Ponte: inibizione per 10 anni del fantino Vargiolu dal Palio, inibizione di 4 anni per il presidente Francesco Sarti a ricoprire cariche nelle manifestazioni, risarcimento delle spese per la perizia investigativa e non assegnazione della Coppa del Presidente.

Oggi si aggiungono ulteriori squalifiche per il Ponte. «Dato che la contrada rossoblù ha fatto causa alla Pro Loco senza espressa autorizzazione del consiglio direttivo – spiega Giorgi – la stessa contrada è squalificata da tutte le manifestazioni del Palio nell’anno in corso (ovvero il 2024, nda). È quanto stabilisce il regolamento, l’articolo 6 della commissione etica, che noi abbiamo semplicemente applicato». Aspetto che ben conosceva il Ponte, ma che ha messo in secondo piano rispetto alla sua battaglia. Quindi verranno tolte alla contrada la Lira del Festival del Miccio Canterino (ottenuta con Antonio Maggio e la sua “Accendi la miccia”) e lo scettro di Miss Palio. Così come gli altri piazzamenti per tutte le altre competizioni. «È una situazione che non è certo imputabile al nuovo consiglio della Pro Loco – spiega Giorgi – di questa situazione siamo stati tutti spettatori. Il Ponte aveva inviato una Pec alla Pro Loco per chiedere, durante la fase di uscita della vecchia gestione e l’ingresso del nuovo consiglio, ad assemblea in corso, l’annullamento delle sanzioni inflitte della commissione etica. Non abbiamo avuto i tempi per rispondere. Ma crediamo, come sempre accaduto in passato, che sulle decisioni assunte in precedenza una nuova Pro Loco non possa entrare nel merito non avendo gli strumenti per giudicarle. Per il resto, nel 2025 tutte le contrade potranno partecipare alle manifestazioni del Palio dei Micci – assicura – è nostra intenzione far rispettare i regolamenti per evitare certe situazioni, e la contrada Il Ponte sarà trattata allo stesso modo delle altre sette. Spero che prevalga il buon senso e non si alimentino attriti durante le iniziative. Certo è che in 70 anni di Palio è la prima volta che una contrada ricorre alle vie legali per perorare la propria causa».

 

Primo piano

Firenze, tragedia nel cantiere Esselunga: tre indagati per la morte degli operai