Guardia medica in Versilia, si cambia: «A tutti sarà data risposta». Il nuovo sistema e cosa promette
Dal 18 novembre sarà attivo il nuovo numero per le chiamate. L’Asl: «Più efficiente l’assistenza sanitaria sul territorio»
VIAREGGIO. Un anno e mezzo di lavoro per cambiare, si spera in modo definitivo, un servizio che sconta disagi e difficoltà del sistema sanitario. Adesso ci siamo: dal 18 novembre sarà attivo anche in Versilia, e in generale nelle province di Lucca e Massa Carrara, il nuovo numero unico della guardia medica 116117.
A rispondere – con orario 20-8 nei giorni feriali e dalle 8 del sabato alle 8 del lunedì nei fine settimana – sarà una centrale di stanza a Firenze. La missione è mettere in collegamento i cittadini con i medici di guardia sul territorio per la cosiddetta “continuità assistenziale” di notte e nei festivi. L’obiettivo? Dare una risposta a tutti, ed evitare che la richiesta degli utenti cada nel vuoto. Come accaduto in passato, causa carenza di personale.
Come funzionerà
Fino al 17 novembre chi intende avvalersi della guardia medica dovrà fare riferimento ai numeri di telefono attuali, validi per le sei postazioni a Viareggio e in Versilia. «Dalla sera del 18 novembre scatterà il 116117, al momento inattivo – spiegano Maria Stella Adami, direttrice del Dipartimento di medicina generale dell’Asl Nordovest, e David Rocchi dello staff aziendale – I vecchi contatti resteranno validi almeno per qualche tempo, ma i cittadini devono sapere che da quella data dovranno comporre il nuovo numero per ottenere sicuramente una risposta dal sistema».
La prima risposta verrà data da Firenze, in una centrale al fianco del 112, che resta il riferimento per l’emergenza-urgenza. «La centrale individuerà l’origine geografica della chiamata e farà da filtro – proseguono Adami e Rocchi – Nel caso in cui la richiesta di soccorso venga classificata come una vera e propria emergenza-urgenza, la chiamata verrà deviata sul 112. Altrimenti si provvederà a mettere in contatto l’utente con la guardia medica di riferimento sul territorio». Una precisazione importante: «Le postazioni dei medici di guardia – si aggiunge – rimangono quelle di adesso. Il che significa che i professionisti saranno regolarmente in servizio nelle zone di riferimento, e faranno visite ambulatoriali e a domicilio come adesso, se lo riterranno opportuno». Ma capiterà, com’è già capitato, che non si riesca a coprire tutte le postazioni per ogni turno previsto (74 il numero massimo dei medici che sorvegliano notturni e festivi sul territorio della Toscana Nordovest): «A quel punto – chiariscono dall’Asl – sarà la centrale a mettere in collegamento l’utente con la postazione più vicina». Che quindi farà da “supplente”. L’Azienda sanitaria assicura: «Grazie a questo sistema, che monitora la situazione dal punto di vista informatico, la richiesta dell’utente sarà accompagnata dagli operatori fino alla risposta del professionista competente». Evitando che cada nel vuoto, oppure che si rivolga al servizio sbagliato.
Quando chiamare
È questo un punto su cui l’Asl insiste molto, anche perché negli anni il 118, la guardia medica e il pronto soccorso dell’ospedale, così come i medici di base, si sono sovrapposti. Con un utilizzo improprio in numerosi casi. «Per semplificare – dicono Adami e Rocchi – potremmo invitare gli utenti a rivolgersi alla guardia medica in tutti quei casi in cui avrebbero contattato il medico di famiglia, ma in orari diversi: appunto la notte e nei festivi». Alcuni esempi? La necessità di un antibiotico in presenza di sintomi, oppure una puntura di insetto o un’escoriazione. Come detto, l’orario sarà 20-8 nei feriali, dalle 8 del sabato alle 8 di lunedì nel fine settimana e dalle 10 del prefestivo alle 8 del primo giorno feriale quando la festività cade durante la settimana stessa. «Il picco di chiamate – si rivela – è in genere dalle 20,30 alle 21,30».
Il futuro
Questo è soltanto il primo passo: nei prossimi mesi la guardia medica diventerà operativa 24 ore su 24, con un sistema di turni che renderanno le strutture sanitarie sul territorio operative senza soluzione di continuità. Un passo alla volta: per quanto il sistema, già in vigore in altri territori, «al momento non sta presentando grossi problemi», garantiscono dall’Asl.
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