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Omicidio di Viareggio, il sindaco: «Questa non è la città della vendetta»


	Il sindaco e il luogo del delitto
Il sindaco e il luogo del delitto

Del Ghingaro: «I cori che inneggiano alla “legge del taglione” sono vergognosi: abbiamo una storia di libertà e inclusione»

13 settembre 2024
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VIAREGGIO. «Viareggio non è la città della vendetta: è una città solidale che rifugge qualsiasi tipo di violenza. Ha una storia di libertà e di inclusione che rivendica sempre con orgoglio». Il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, interviene così – in una nota – sul caso al centro del dibattito da giorni sull’omicidio di Viareggio.

La nota

E scrive il primo cittadino: «Il grave fatto di cronaca nera che in questi giorni fa discutere l’Italia intera ha scosso la nostra comunità nel profondo: le immagini, violentissime, riprese dalle telecamere di sicurezza e rimandate in tutti i tg, nazionali e non, hanno mostrato un episodio che non può e non deve descrivere la nostra città. Vergognosamente si sono alzati cori sguaiati di chi inneggia alla “legge del taglione”: tifoserie e strumentalizzazioni politiche che disegnano una città violenta che non esiste».

E ancora: «Come Istituzioni democraticamente elette, non possiamo in alcun modo giustificare la “giustizia fai da te”. Occorre invece il rispetto delle leggi: un principio che vale per tutti. C’è bisogno di una politica, che sia ferma nelle regole ma non lasci indietro nessuno. Servono prevenzione e quando è necessario repressione, ma niente può giustificare un gesto così efferato perché in uno Stato di diritto ogni persona ha la stessa dignità e lo stesso valore. Le indagini in corso chiariranno tutti gli aspetti e stabiliranno responsabilità e pene, ma resta il fatto che una vita è stata spezzata.

«Riflessione e silenzio»

E conclude il sindaco: «Le tragedie come questa meritano riflessione e silenzio. E rispetto dovuto a tanto dolore. Le istituzioni e le forze dell’ordine hanno adesso il compito di collaborare per ridare fiducia e speranza ad una città profondamente ferita: per rasserenare l’orizzonte delle donne e degli uomini di Viareggio, e sono tanti, che credono nella giustizia e nella democrazia».

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