Omicidio di Viareggio, l’avvocato dell’imprenditrice arrestata: «Escludo l’accanimento sul corpo»
Enrico Marzaduri, legale difensore di Cinzia Dal Pino, ai microfoni della Zanzara su Radio 24 rivela un dettaglio emerso dall’autopsia: «Non ci è passata sopra»
VIAREGGIO. «Non ci è passata sopra. Dall’autopsia c’è stato sicuramente l’impatto reiterato ma non ci sono quei segni di soverchiamento che indicano lesioni o segni di pneumatici e di passaggio della vettura sopra il corpo». A rivelarlo ai microfoni della Zanzara su Radio 24 (l’intervento al 1.04.52, ndr), è l’avvocato Enrico Marzaduri, legale difensore di Cinzia Dal Pino, l’imprenditrice viareggina agli arresti domiciliari (con il braccialetto elettronico, ndr) con l’accusa di aver ucciso un uomo – che poco prima le aveva portato via la borsa – con la sua auto. «Voleva la borsa e non ucciderlo: sono parole che ha detto la signora che non ha precedenti penali… In un primo momento il ladro si è rialzato e la signora ha cercato di fermarlo colpendolo due volte finendo con il cofano su una struttura di un negozio vicino. In ogni caso escludo accanimento sul corpo», ha detto ancora l'avvocato.
La borsa e il cellulare
Marzaduri ha anche ribadito che «nella borsa c'erano chiavi di casa, documenti e la paura della signora è stata immediata. Il telefono era nella borsa e non ha potuto chiamare la polizia. Attendere di chiamare avrebbe sicuramente fatto perdere le tracce dell'uomo», ha detto.
La consulenza degli psicologi
Per poi concludere: «Questa persona svolge una professione imprenditoriale ed è a contatto con centinaia di persone ogni giorno, se fosse una persona irascibile o violenta cosa sarebbe successo? Chiederò agli esperti psicologi, esperti del settore, se c’è un motivo per quel comportamento».
L'autopsia
L’autopsia sul corpo della vittima è stata eseguita questo pomeriggio a Lucca dal medico legale Stefano Pierotti. Dall’esame sono emersi politraumi con lesioni interne che hanno determinato il decesso. Verranno però effettuati ulteriori accertamenti.