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Viareggio, morto nell’incidente in moto: aperta un’inchiesta. Il sospetto di un altro veicolo coinvolto e l’appello della famiglia

di Matteo Tuccini

	La moto dopo il tragico incidente e la vittima, Paolo Pardini
La moto dopo il tragico incidente e la vittima, Paolo Pardini

Per la morte di Paolo Pardini la Procura indaga contro ignoti per omicidio stradale. Tutto ancora sotto sequestro, verrà fatta una perizia: «Vogliamo chiarezza»

04 settembre 2024
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VIAREGGIO. La Procura di Lucca ha aperto un’indagine contro ignoti, ipotizzando il reato di omicidio stradale, per l’incidente che è costato la vita a Paolo Pardini, 51enne viareggino comandante di barche. Gli inquirenti intendono verificare se nell’incidente, avvenuto la sera di lunedì 26 agosto sulla variante Aurelia, sia stato coinvolto un altro veicolo.

I dubbi sulla dinamica

Fin dalle prime ore della tragedia la dinamica è apparsa poco chiara: secondo la Procura – titolare dell’inchiesta è la pm Laura Guidotti – è necessario compiere ulteriori accertamenti per capire se davvero Pardini, residente a Torre del Lago ma originario del quartiere Migliarina, abbia fatto tutto da solo, come si dice in gergo, oppure sia stato vittima di un impatto, non si sa di che tipo, tale da fargli perdere il controllo della moto. Finendo poi sul guardrail con conseguenze devastanti. Nei giorni scorsi la famiglia di Paolo – i genitori Gemma e Guido e la sorella Caterina – si è rivolta allo studio legale Miracolo. Tramite l’avvocato Roberto Cappa, che li assiste assieme all’avvocato Fabrizio Miracolo, i familiari chiedono che «sia fatta chiarezza sull’accaduto. Paolo era un centauro esperto, che guidava la moto da molti anni e non era abituato a perdere il controllo né del veicolo, né per quanto riguarda la velocità. Conosceva molto bene, come tutti i viareggini, la variante Aurelia, e appare strano il fatto che la moto sia stata trovata a 400-500 metri dal suo corpo».

L’ipotesi che sia stato disarcionato

Secondo i legali della famiglia di Pardini, «sembra che Paolo sia stato come disarcionato dalla moto, che poi ha proseguito la sua corsa, mentre lui finiva addosso al guardrail centinaia di metri prima». L’incidente è avvenuto poco dopo l’uscita Viareggio sud: al momento si pensa che il 51enne fosse partito da casa sua, a Torre del Lago, per dirigersi verso Viareggio. Forse verso casa dei genitori, che abitano ancora alla Migliarina. L’apertura del fascicolo d’indagine ha fatto sì che la salma di Pardini, nonostante il funerale sia stato celebrato, sia ancora bloccata in attesa della cremazione. Sotto sequestro anche la moto, una Yamaha, su cui potrebbe essere eseguita una perizia per valutare eventuali tracce lasciati da altri veicoli. Lo studio legale Miracolo ha incaricato l’ingegner Fabio Bernardini di Massa per la perizia di parte; vedremo se anche la Procura nominerà un proprio perito. Nel frattempo la famiglia e gli avvocati rinnovano l’appello a possibili testimoni che abbiano visto qualcosa: finora sono arrivate solo segnalazioni.

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