Viareggio, trovato morto in una roulotte: chi è la vittima. Il decesso di almeno un mese fa
L’uomo, 59 anni, viveva nell’area di sosta vicino alla ex piscina comunale
VIAREGGIO. Trovato morto, da tempo, nel primo pomeriggio di ieri nell’area vicina al parcheggio della ex piscina comunale. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, è quello di un cittadino marocchino – Said Bahara, 59 anni – che viveva in una roulotte all’interno di uno spazio nel parcheggio di fronte all’ex piscina comunale in via Salvatori in Darsena.
Una morte che risale almeno a un mese fa, venuta alla luce ieri a causa dell’odore acre e nauseante che si respirava in tutta la zona, a seconda di come girava il vento. Una storia di solitudine e degrado, quella che si è conclusa ieri con il ritrovamento del cadavere dello straniero grazie alla segnalazione di un altro connazionale, anche lui senza tetto, che è stato attirato dal forte odore e dal fatto che era almeno una settimana che non vedeva Said.
Intorno alle 14, Garib El Hassan è andato ad un bar vicino perché qualcuno avvertisse le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti l’automedica, un’ambulanza della Misericordia e i carabinieri con diverso personale, compreso la Scientifica e il comandante della Compagnia di Viareggio, Marco Colella. L’avanzato stato di decomposizione del corpo rende difficile azzardare ipotesi sulle cause del decesso. Ma dalla prima ricognizione l’impressione degli inquirenti è che non si tratti di una morte violenta. Per avere qualche certezza si dovrà attendere, però, l’esito dell’eventuale autopsia.
L’uomo era all’interno della roulotte e il connazionale che l’ha trovato ha infranto il vetro con un bastone di ferro. I militari hanno trovato Said seduto, con il corpo annerito a causa del decesso.
Nel parcheggio ci sono anche camper di turisti che si sono trovati di fronte al macabro ritrovamento. Molte anche le roulotte abitate da chi non ha altro tetto. Persone che vivono per strada, bevendo, fumando e consumando sostanze stupefacenti in una delle zone della città dove c’è il giro dello spaccio, ben noto a tutti da anni.