Il Tirreno

Versilia

La tragedia

Camaiore, Filomena muore una settimana dopo l’incidente: lavorava come cuoca in un bagno


	Filomena D’Elia
Filomena D’Elia

L’incidente sull’Aurelia mentre tornava a casa in scooter. La donna, 51 anni, non ce l’ha fatta: troppo gravi le ferite alla testa

26 agosto 2024
2 MINUTI DI LETTURA





CAMAIORE. Nella notte tra domenica 18 e lunedì 19 agosto Filomena D’Elia, 51 anni, stava tornando a casa dal lavoro in sella al suo scooter ed era quasi arrivata a Capezzano, dove abitava, quando sull’Aurelia aveva perso il controllo del mezzo sbattendo violentemente la testa sull’asfalto. Trasportata d’urgenza all’ospedale, le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. Per questo era stata trasferita dal Versilia al reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Livorno. Qui stamani è morta. Vani tutti i tentativi dei medici di salvarla: troppo grave il trauma riportato nell’incidente. I familiari, sebbene straziati dal dolore, hanno acconsentito alla donazione degli organi.

Filomena D’Elia era moglie dell'ispettore del Commissariato di polizia Marco Scalici, che presta servizio al posto fisso dell’ospedale Versilia, che lascia insieme ai loro due figli. Il vice dirigente del Commissariato Gerardo Magliulo ha espresso a nome di tutti vicinanza al collega colpito da questa tragedia.

Filomena D’Elia lavorava dal 2013 come cuoca al bagno Nilo di Lido di Camaiore, che oggi ha messo in segno di lutto le bandiere a mezz'asta, così come ha fatto anche qualche altro bagno. «Per noi non era una dipendente – dice la titolare Angela Ciucci – ma qualcosa di più, faceva parte di noi, era un’amica, una persona brava nel suo lavoro e nello stesso tempo generosa e sempre pronta a dare una mano a chi ne aveva bisogno. Una donna meravigliosa. È una grande perdita, perché ripeto con noi c’era un grande rapporto, eravamo come una grande famiglia. In questo momento tristissimo siamo vicini al marito, ai figli e a tutti i suoi familiari».

Filomena amava anche il Carnevale. Anche per questo c’è chi ha voluto ricordarla come «un coriandolo caduto per terra, ma che non sbiadirà: come ogni coriandolo che si rispetti lo ritroveremo di tanto in tanto infilato in qualche parte, in uno dei nostri racconti, un aneddoto, una risata».

Anche l’associazione FenomenAle si stringe attorno alla famiglia di Filomena, che era un’amica del Bar Fauzia. «A Marco, Andrea ed Emanuele, va il nostro più grande abbraccio. Buon viaggio Filo, riposa in pace».


 

Italia e Mondo
Parma

Neonati sepolti, i Ris tornano a scavare nel giardino degli orrori – Video

Sportello legale