Il Tirreno

Versilia

Sos giovani

Ragazzi armati di spranghe danneggiano un negozio e scatenano una rissa: un’altra notte di paura a Lido di Camaiore

di Donatella Francesconi

	Il negozio danneggiato a Lido di Camaiore
Il negozio danneggiato a Lido di Camaiore

Il racconto dei residenti dopo l’ennesimo episodio di violenza: «Ogni tanto piantano qualcosa nelle gomme delle macchine e hanno anche smontato il ferro delle panchine. Sono incontrollabili e sicuramente ubriachi»

24 giugno 2024
3 MINUTI DI LETTURA





LIDO DI CAMAIORE. Danni all’esterno di un negozio (alimentari e prodotti tipici “Le Toscanacce”) lungo viale Colombo a Lido di Camaiore, dove è tornato ad agire un gruppo di ragazzi che negli ultimi mesi agita le notti di residenti, attività commerciali e turisti. «Hanno spaccato bottiglie di vetro ed erano in tanti, armati di spranghe di legno, con i caschi in mano che sbattevano ovunque», è la testimonianza raccolta dal Tirreno ieri mattina, quando si sono contati i danni. «C’erano clienti di un locale vicino che avevano paura a uscire», così il racconto a più voci di quanto accaduto nella serata di sabato, tra le 23 e le due di notte.

Alla attività commerciale che ieri mattina ha contato i danni è stata già spaccata, la settimana scorsa, una botte di quelle posizionate all’esterno come elementi di arredo. Mentre un mese fa qualcuno se l’era presa con la serranda del negozio, fatta uscire dai gangheri e lasciata così, con un danno del tutto gratuito. Questa volta, tra i danni, il più consistente è stato il contenitore per i bidoncini dei rifiuti completamente spaccato.

«Ogni tanto prendono a pallonate le auto», prosegue il racconto di residenti e commercianti della zona, «e ogni tanto piantano qualcosa nelle gomme delle macchine. Hanno anche smontato il ferro delle panchine. Sono incontrollabili e sicuramente ubriachi, di età tra i 16 e i 18 anni».

Nella serata di sabato, i numeri delle forze di polizia sono stati presi d’assalto. Tanto che sul posto sono passati carabinieri, polizia di Stato, polizia municipale di Camaiore (che si è poi dovuta allontanare per intervenire su un incidente stradale) e perfino i vigili del fuoco. Perché «qualcuno aveva sentito odore di benzina e non si sa mai: in situazioni come quelle passare da un danno minore a un danno grande è un attimo».

Mentre erano impegnati con il caos creato dal gruppo di minorenni lungo viale Colombo, negli stessi momenti, «i carabinieri sono dovuti correre su una rissa che era scoppiata in Passeggiata».

Ma, è l’amara considerazione, «contro questi ragazzi sembra che nessuno possa fare niente. E loro lo sanno: sono andati perfino contro il personale della Municipale».

I residenti sono «molto arrabbiati» e, insieme ai commercianti, stanno preparando un esposto: «Prima era così solo il venerdì sera. Ora, con la scuola chiusa, è tutte le sere». Al punto che tra vicini di casa c’è chi fa da “scorta” a chi – donne o ragazzi – rientrando a casa da solo/a ha paura di essere aggredito.

Da quanto si apprende, i ragazzi protagonisti della serata in viale Colombo non sarebbero stati identificati dalle forze di polizia. Ma c’è chi ha segnato le targhe dei motorini, elemento che sarà inserito nell’esposto.

Intanto, Viareggio ha vissuto un’altra domenica movimentata sul Molo e in Passeggiata: ieri pomeriggio, un fuggi fuggi improvviso di giovani, visti da diverse persone e da commercianti. Un ragazzo, così una testimonianza, aveva un ginocchio che sanguinava e lo faceva zoppicare. Tutto è iniziato sul Molo, per poi proseguire con la fuga dei giovani lungo la Passeggiata, in direzione piazza Mazzini. La Centrale operativa 118 ha attivato ambulanza e automedica per una chiamata che richiedeva soccorsi a un ferito da accoltellamento. Ma, all'arrivo dei mezzi di soccorso, non c'era nessuno. Intervenuta anche una gazzella dei carabinieri per l’ennesimo episodio violento, di domenica, sulla Passeggiata affollata di turisti. 

(ha collaborato Roy Lepore)


 

Primo piano
Commercio

Saldi in Toscana, gli sconti partono subito forte - Le 10 regole d'oro per chi compra

di Barbara Antoni