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Al mare docce con acqua potabile, nei bagni della Versilia rischio di rubinetti a secco

Docce, lavabi e lavapiedi in spiaggia dovranno utilizzare l’acqua potabile e non quella dei pozzi artesiani
Docce, lavabi e lavapiedi in spiaggia dovranno utilizzare l’acqua potabile e non quella dei pozzi artesiani

Non piace la novità di legge per l’estate: corsa contro il tempo nel confronto iniziato tra balneari, Asl Toscana Nord Ovest e Regione Toscana

06 marzo 2024
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VIAREGGIO. Confronto aperto e serrato tra balneari, rappresentanti di categoria e Asl Toscana Nord Ovest sul futuro di docce e lavapiedi in spiaggia. Infatti, in virtù del Decreto legislativo 18/2023 – che ha aggiornato la disciplina sulle acque potabili (abrogando il Decreto 31/2001) – l’acqua che viene a contatto con l’uomo, in qualsiasi forma, deve essere come da definizione “destinata al consumo umano”. Il giudizio di idoneità d’uso sull’acqua destinata al consumo umano spetta all’Azienda sanitaria locale territorialmente competente. Insomma, spiega Confesercenti Toscana, che nei giorni scorsi ha organizzato all’Hotel Esplande un convegno sul tema, «l’acqua dei pozzi non può essere più usata per docce e lavapiedi se non è potabile».

La conseguenza – ricorda Confesercenti – «potrebbe essere l’impossibilità per gli stabilimenti balneari di installare per la prossima stagione le tradizionali docce a ridosso della battigia, a meno che non siano collegate alla rete idrica. Con la conseguenza di un utilizzo eccessivo dell’acqua in estate e quindi potenziali rischi di approvvigionamento. Ne parleremo con la Regione Toscana per capire come risolvere questa delicata questione».

Al convegno tenutosi a Viareggio, l’associazione di categoria – rappresentata dal presidente regionale Assoturismo, Fabio Cenni, dalla responsabile regionale Assoturismo, Maila Bettaccini, e dal presidente Versilia, Francesco Giannerini – si è confrontata con l’Asl Toscana Nord Ovest e in particolare con Franco Barghini, dirigente responsabile del servizio Igiene pubblica, Beatrice Bruni, dirigente medico, e Mosè Bosco, tecnico della prevenzione. «Un ringraziamento ai rappresentanti versiliesi dell’Asl», dichiara o Giannerini – «per aver accolto il nostro invito a esporre alcuni degli adempimenti previsti per la prossima stagione in particolare per stabilimenti balneari e strutture ricettive. Adempimenti che i tecnici si trovano ad applicare secondo la legge. La novità principale riguarda l’utilizzo dell’acqua di pozzo per docce, lavabo e lavapiedi».

I tecnici Asl hanno spiegato che l’acqua di pozzo può essere «destinata al consumo umano» a patto che superi una serie di controlli (sono quattro i prelievi previsti) svolti dalla stessa Asl con un proprio laboratorio. Solo se al termine dei controlli l’acqua risulta in regola, potrà essere utilizzata per il consumo umano. «Ci stiamo interfacciando con la Regione», prosegue Giannerini, «per avere chiarimenti sui termini di questi controlli che per le loro modalità non potranno essere conclusi con l’avvio della stagione visto che il tempo minimo fisiologico per l’emissione del giudizio di idoneità è pari ad un anno solare. E proprio in considerazione della tutela della risorsa idrica in estate, chiederemo la possibilità di permettere ancora l’utilizzo dell’acqua di pozzo (con eventuali forme di autocontrollo) in attesa della conclusione dell’iter di idoneità. Proprio per non rischiare di gravare nel periodo estivo sull’acquedotto pubblico con conseguenze evidenti per tutta la cittadinanza».

Giannerini conclude: «Abbiamo ascoltato con attenzione la Asl, offrendo la nostra collaborazione agli imprenditori per tutti gli adempimenti. A partire dai corsi obbligatori che sono in partenza su riguarda sicurezza, antincendio e primo soccorso».

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