La guida
Viareggio, al cimitero della Misericordia si stacca una lastra chiusa un’ala del cimitero
Cipriani: provvedimento per salvaguardare la sicurezza dei frequentatori e la conservazione delle antiche lapidi che sono un bene artistico importante
VIAREGGIO. Chiusa per motivi di prevenzione un’ala del cimitero monumentale della Misericordia al Marco Polo. Un provvedimento deciso pochi giorni fa dalla Confraternita: si è verificato il distacco di una lapide e immediatamente è stato disposto un sopralluogo, a seguito del quale è stata decisa la misura di interdizione. Il camposanto fu edificato nel 1917 nella parte a terra, mentre la costruzione delle prime gallerie risale al 1925: la galleria in questione fu realizzata proprio in questo anno.
«Il provvedimento – spiega Gabriele Cipriani, governatore della Misericordia di Viareggio – è stato preso per salvaguardare in primo luogo la sicurezza dei frequentatori del camposanto, in secondo la conservazione delle antiche lapidi del cimitero, che rappresentano un bene artistico e culturale di considerevole importanza: per la maggior parte sono opera del laboratorio di Alfredo Barsanti e costituiscono, tutte insieme, un piccolo museo a cielo aperto».
Dopo il primo sopralluogo, la Misericordia ha incaricato due tecnici di eseguire verifiche puntuali, loculo per loculo, per avere un quadro esatto delle lapidi che, a causa del tempo, rischiano il distacco. Inoltre, vi sono parti dell’intonaco che stanno cedendo. «Un primo intervento di messa in sicurezza delle gallerie – viene ulteriormente spiegato – fu fatto inserendo alcune squadrette metalliche. In alcune zone hanno retto, in altre l’intonaco ha comunque ceduto portandosi via anche le squadrette. I tecnici hanno spiegato che per risolvere questi problemi va eseguito un intervento più importante e capillare, che necessita di un investimento considerevole anche se finora non quantificato».
In questi ultimi anni la Misericordia ha attuato interventi per il recupero filologico del patrimonio storico artistico per proprio camposanto monumentale – che riunisce nella parte “moderna” circa 11mila sepolture, fra sei e settemila in quella più antica – un processo di recupero mirato allo studio, alla valorizzazione e al restauro del patrimonio lapido e architettonico, iniziato nel 2017, in occasione delle celebrazioni per il centenario dalla costruzione, con una minuziosa campagna di catalogazione i cui esiti sono confluiti in un volume pubblicato nel 2018 (“Architettura e scultura monumentale nel camposanto della Misericordia di Viareggio”, di Riccardo Mazzoni). Il cimitero è stato anche oggetto di un intervento di efficientamento energetico e per una nuova illuminazione a led.
«Il nostro camposanto – spiega ancora la Misericordia – rappresenta uno degli esempi migliori tra i cimiteri di origine novecentesca del centro Italia, un nucleo importantissimo di cappelle gentilizie del primo Novecento e sepolcri monumentali di pregio, risalenti per la maggioranza fra gli anni Quaranta e Sessanta del secolo scorso. Inoltre le nostre energie sono state investite nella sensibilizzazione dei concessionari, mantenendo nella misura di 99 anni le concessioni delle vecchie sepolture, decidendo di non aderire nel 1996 alla possibilità consentita dalle normative di ridurre la loro durata a cinquant’anni».
Il mantenimento della concessione a 99 anni, deciso, spiega la Misericordia, deciso soprattutto nel rispetto della memoria e dell’affetto dei familiari dei defunti, oggi potrebbe diventare un peso economico in più per la confraternita. «La manutenzione del loculi – viene chiarito – spetterebbe ai familiari, ma succede che in quasi cento anni alcune famiglie si siano pressoché estinte, quindi i costi di recupero ricadono sul gestore del cimitero, cioè la Misericordia. Dalla quale, per voce del governatore Cipriani, arriva l’invito, a chi lo desiderasse, a contribuire economicamente con una donazione finalizzata a salvaguardare questo inestimabile patrimonio artistico».