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Pietrasanta, il Museo Mitoraj aprirà al pubblico entro la fine del 2023

di Luca Basile
Pietrasanta, il Museo Mitoraj aprirà al pubblico entro la fine del 2023

Ma per visitarlo tutto si dovrà attendere ancora

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PIETRASANTA. Entro la fine del 2023 il museo Mitoraj aprirà al pubblico. A certificarlo, dopo una lunga sequenza di annunci di inaugurazioni poi disattesi per varie problematiche, è l’amministrazione comunale. Con una postilla di cui tenere conto: ad essere visitabile sarà solamente la sezione museale dedicata alle opere di Mitoraj. L’apertura completa di tutto lo spazio espositivo è infatti in agenda nella primavera del prossimo anno.

Il cantiere dalle parti dell’ex mercato comunale va dunque avanti. Con i suoi tempi, lunghissimi, ma va avanti: del resto si parlava di vernissage del museo già fra il 2019 e il 2020. Come a dire che se tutto andrà come da ultimo cronoprogramma le opere saranno invece completate ben quattro anni dopo rispetto alle premesse iniziali.

«Va evidenziato – spiegano dal Comune – che il progetto è passato dagli iniziali 800 metri quadrati ai poco meno dei 2500 metri quadrati attuali (quindi più lavorazioni, oltre che più soldi). E inoltre in questi mesi, mentre si procedeva con i lavori riferiti al primo lotto, ne sono stati eseguiti anche di ulteriori, anticipandoli rispetto agli step successivi: questo andrà ad accelerare i tempi delle prossime fase di lavorazione. E non va dimenticato il rialzo del costo dei materiali».

Sta di fatto che ad oggi risultano completate le opere di adeguamento antisismico ( che sono poi le più complesse dell'intero progetto) mentre sono al via le lavorazioni alla parte esterna dell'edificio (lato Massa e lato monte). Nel frattempo è stata predisposta la gara per l'impiantistica: parliamo di un appalto da circa 3 milioni e mezzo di euro. Per un totale di investimenti che ammonterebbe a circa 11 milioni di euro. Come a dire, proprio a causa delle correzioni in corsa del progetto, molto di più rispetto ai poco dei 2 milioni di euro inizialmente preventivati.

«Risale all'estate 2018, a poche settimane dal mio insediamento – precisò nelle scorse settimane il sindaco Alberto Giovannetti – il mio primo viaggio a Roma al Ministero delle Infrastrutture, per capire risorse e tempistiche disponibili per il museo Mitoraj. Poi ci fu un ricorso, legato alla necessità di modificare la forma di realizzazione dell'opera per rendere possibile la partecipazione statale, con tutte le tempistiche annesse e non certo dipendenti dalla volontà del Comune. Le prime demolizioni iniziarono nel 2020 ma poi, con l'emergenza sanitaria, si fermò tutto. Possiamo dire che il lavoro a pieno regime è partito solo a metà dello scorso anno, dopo le verifiche del Genio Civile e le risoluzioni dei grossi problemi di personale e reperimento delle materie prime provocati, ancora, dalla pandemia».

Il Museo Mitoraj accoglierà 70 opere dell’artista, oggetto della donazione della famiglia Sabatié A gestire il tutto una Fondazione di cui fanno parte Ministero della Cultura, Regione e Comune.
 

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