Pietrasanta, il Pd punta su Claudia Dinelli come candidata a sindaco
Avvocato, è figlia di Francis che sfidò Mallegni nel 2000
PIETRASANTA. È Claudia Dinelli, trentaseienne, avvocato con studio legale nel centro storico cittadino, il candidato in pole position in vista delle amministrative 2023, del Partito Democratico. Una candidatura, quella emersa a margine dell'ultima convocazione di segreteria andata in scena la scorsa settimana, che dovrà adesso passare al vaglio del direttivo del Pd, prima di essere ufficializzata, ma un fatto è certo: Dinelli può contare, già oggi, sul sostegno di vari referenti del partito e viste le condizioni favorevoli ha dato una sua prima disponibilità di massima alla corsa elettorale.
Insomma, la strada sembrerebbe spianata anche se la diretta interessata, interpellata da Il Tirreno, sceglie il basso profilo. «L'argomento è stato affrontato durante l'ultimo incontro della segreteria, ma, per correttezza, aspetto che siano formalizzati i vari passaggi: oggi, infatti, è prematuro fare commenti. Al momento opportuno, se sarà il caso, entrerò nel merito della questione. In poche parole preferisco attendere e rispettare tempi e modalità previste» le parole di Dinelli che, in un certo senso, è “figlia d'arte”, visto che il padre, l'avvocato Giuliano Francis Dinelli, nel 2000, venne scelto come candidato del centrosinistra in contrapposizione a Massimo Mallegni che proprio agli albori del nuovo millennio riportò il centrodestra alla guida di Pietrasanta.
Il nome di Claudia Dinelli, a onor del vero, non nasce oggi dato che negli ultimi mesi era entrato nella girandola elettorale che aveva coinvolto non pochi esponenti del Partito democratico o ancora di area centrosinistra: tutto questo fino a venerdì scorso quando, appunto nel contesto della segreteria, a parlare di una candidatura di Dinelli è stato Nicola Conti, attuale capogruppo consiliare del Pd. Una presa di posizione, quella di Conti – a lungo fra i papabili alle amministrative 2023 – che, al momento, sembra riscuotere un certo consenso anche se la questione, come da premessa, va ancora definita mentre restano alcune perplessità, in alcune anime del Partito democratico, in scia all'esperienza politica e di palazzo della stessa Dinelli che due anni fa corse, senza ottenerlo, per un posto nel consiglio regionale. Ma, come detto, ad oggi è suo il nome più accreditato: se sarà solamente in corsa per il Pd o per un campo più largo dell'area del centrosinistra, lo sapremo, nel caso, nelle prossime settimane.
E sempre nelle prossime settimane verrà fatta chiarezza anche sul fronte politico opposto, quello del centrodestra dove le due candidature al momento ufficializzate, Alberto Giovannetti – Lega e Forza Italia – e Massimiliano Simoni – Fratelli d'Italia – si stanno già fronteggiando senza esclusione di colpi. Con un punto di domanda che ruota intorno alla figura dell’ex senatore Massimo Mallegni che se da un lato, pubblicamente, ha già detto che appoggerà il sindaco uscente dall’altro non gli lesina critiche e auspica un ricompattamento di tutta la coalizione. Intorno a un terzo nome? Vedremo.