Furti sulle auto in centro a Lucca. Arrestato massarosese di 39 anni: ecco chi è
L’uomo aveva iniziato il raid vicino alla stazione, poi ha proseguito nel suo piano. Ha anche indossato una maglietta trafugata. Aveva con sé 500 euro in contanti
MASSAROSA. Un raid vero e proprio, con una serie di automobili parcheggiate e razziate a due passi dalla stazione ferroviaria e anche dalla sede della questura, in viale Cavour.
È quello messo in atto da un 39enne residente a Massarosa, Paolo Gianneschi, che martedì scorso è finito in manette dopo l’intervento della polizia e una successiva indagine che ha permesso agli inquirenti di ricostruire quanto era avvenuto nei minuti precedenti il loro arrivo.
La vicenda inizia nel tardo pomeriggio, quando le volanti intervengono nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Lucca su segnalazione di una cittadina che aveva intercettato la persona che le aveva sottratto un borsone dall’auto parcheggiata in viale Carducci, pochi minuti prima. La donna, infatti, una volta rintracciato l’autore del furto della borsa, aveva chiamato il 112 e gli uomini della volante avevano arrestato il 39enne massarosese, gravato da alcuni pregiudizi di polizia.
Quando l’uomo viene portato in questura per gli approfondimenti del caso, gli agenti lo trovano in possesso di una copiosa refurtiva: oltre alla borsa della signora vengono infatti ritrovati portafogli, bancomat, postepay, codici fiscali e infine contanti per oltre 500 euro, questi ultimi nascosti nei boxer. A quel punto i poliziotti capiscono che Gianneschi non si è limitato a rubare il borsone, ma che la sua attività ha colpito anche altre persone.
Inizia allora una complessa attività che alla fine permette agli operatori di individuare testimoni e acquisire riprese estratte da sistemi di videosorveglianza privati che hanno portato all’arresto in flagranza per il reato di furto aggravato continuato, ricettazione e possesso di carte di credito.
Secondo quanto ricostruito dai poliziotti, l’uomo, intorno alle 17 aveva fatto accesso al parcheggio di un’attività commerciale di viale Carducci, e si era intrufolato nell’abitacolo di auto parcheggiata e aveva asportato un borsone della palestra.
Aveva fatto di più: si era addirittura cambiandosi d’abito, indossando una maglietta trafugata dallo stesso borsone. I testimoni, pensando fosse il proprietario dell’auto e della borsa, non avevano dato peso alla cosa.
Subito dopo si era spostato verso la stazione, e nel percorso aveva aperto altre automobili, asportando portafogli e borse che erano state lasciate incustodite all’interno. Sempre nello stesso pomeriggio, aveva asportato altra merce da un negozio di articoli sportivi. Alcune carte di pagamento non risultavano ancora denunciate perché le vittime non si erano ancora accorte dei furti che avevano subito.
Tuttavia gli operatori sono riusciti a rintracciarle tutte e hanno potuto così presentare querela e riprendere le proprie cose tra cui anche la somma di oltre 520 euro sottratte a una di esse.
Tra la refurtiva anche un codice fiscale risultato provento di furto in abitazione che era stato perpetrato a Migliarino Pisano appena una settimana fa.
Gianneschi è stato quindi arrestato e nella mattinata di ieri è stato sottoposto al processo per direttissima, nel corso del quale ha patteggiato una pena di un anno e quattro mesi, che il giudice ha provveduto a sospendere.