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Le Alpi Apuane confermate Geoparco dell’Unesco

Tiziano Baldi Galleni
Le Alpi Apuane confermate Geoparco dell’Unesco

Il responso è stato reso noto alla Conferenza europea di Siviglia Il presidente Putamorsi: «Uno stimolo a mantenere gli standard richiesti»

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È forse il parco naturale più strano d’Italia. Perché qui convivono attività estrattive di materiali pregiatissimi, marmo e pietra (come il cardoso), e una quantità spropositata di specie e sottospecie di flora (1.784, che è il 30% della totalità esistente in Italia). Ed è forse anche per la sua eterogeneità che il Parco regionale delle Alpi Apuane è stato confermato Geoparco Unesco. Ha infatti di nuovo ottenuto il "cartellino verde", cioè per altri quattro anni svolgerà ancora la propria attività all'interno dell'International Geoscience and Geoparks Programme dell'Unesco.

«Risultato per niente facile e neppure scontato», spiegano dal Parco. Eppure guardando le sue vette rocciose, dalla cui cima pare di toccare il mare se si allunga il braccio, sembrerebbe superfluo. Basta dire monte Forato, Pania, monte Procinto (dove è stata installata la prima ferrata d’Italia). Il Sumbra e il Pisanino. Il monte Corchia con i suoi cunicoli carsici, fra i più estesi d’Italia per oltre 70 chilometri e 21 ingressi naturali, e il lago di Gramolazzo. Poi ci sono decine e decine di borghi antichi tutt'oggi abitati, e alpeggi straordinari dove si incrociano dozzine di sentieri del Cai.

La conferma di questo riconoscimento - come già avvenuto nel 2011 e 2015 - è stata annunciato a Siviglia, durante la XV Conferenza europea dei Geoparchi che si è tenuta nel parco naturale di Sierra Norte de Sevilla. Sono stati resi pubblici i risultati delle rivalutazioni 2019 per tutti i Geoparchi globali che erano al termine del loro ciclo quadriennale di attività. Anche il territorio delle Apuane ha avuto il proprio esame: ad agosto c’è stata la visita nell'area protetta di due valutatori Unesco che hanno ispezionato tutta l’area protetta.

«A Siviglia – dichiara il presidente del Parco Alberto Putamorsi – è stato premiato il nostro lavoro. Aver superato l’esame e continuare a far parte della rete Global and European Geoparks Network ci rende orgogliosi e ci garantisce opportunità maggiori di promozione e sviluppo dei territori che fanno parte del Parco. Il fatto che la promozione duri quattro anni ci stimola a non abbassare mai la guardia per mantenere gli standard richiesti».

Promossi, insieme alle Apuane, anche i Geoparchi delle Madonie e del Pollino. Cartellino rosso invece per la Sardegna, che esce così dalla rete mondiale dei Geoparchi. Infine il Geoparco delle Apuane – l’unico in Toscana insieme a quello delle Colline metallifere ad avere questo riconoscimento - è stato protagonista all’interno del Meeting a Cazalla de la Sierra e nella Conferenza di Siviglia. Nell'occasione, l'Unesco ha pubblicato la brochure dell'attività del programma Iggp (Programma internazionale di geoscience e geoparchi), per il biennio 2019-2020. La foto scelta per illustrare le linee del turismo sostenibile - una delle 16 aree focus - raffigura una scuola superiore di Massa sullo sfondo della Pania della Croce durante il Disaster reduction day del 2018. Infine Alessia Amorfini, dipendente del Parco delle Apuane, è stata chiamata a coordinare una delle più importanti sessioni della conferenza di Siviglia, quella dedicata agli "Aspiring Geopark", dopo aver diretto il working group sul “Disaster Risk Reduction”, nel corso del Coordination Meeting di Cazolla de la Sierra. —



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