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La Gioconda ha due nipoti, le sorelle Guicciardini Strozzi: «Facciamo vino da mille anni»

Cesare Bonifazi
Le due sorelle Natalia e Irina Guicciardini Strozzi in posa davanti a una riproduzione della Gioconda
Le due sorelle Natalia e Irina Guicciardini Strozzi in posa davanti a una riproduzione della Gioconda

Le nobildonne di San Gimignano raccontano la storia della loro discendenza tra vigne e Churchill

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SAN GIMIGNANO. Sarà per la posa, per l’acconciatura o per quel sorriso emblematico, ma effettivamente le due sorelle Guicciardini Strozzi, Natalia e Irina, assomigliano proprio alla Gioconda, la loro antenata. Messe accanto al quadro fanno una certa impressione: quelle fossette ai lati della bocca sono proprio uguali.

«I dubbi sull’identità della Monna Lisa sono nati solo recentemente – racconta Natalia Guicciardini Strozzi, produttrice di vino, ex ballerina e attrice – Per noi sono solo speculazioni: addirittura qualcuno ha avanzato l’ipotesi che fosse un autoritratto di Leonardo stesso. Tuttavia per secoli la Gioconda è stata, e lo è ancora, Lisa Gherardini del Giocondo, la nostra ava. I fatti sono i fatti. E non ci sono dubbi sul fatto che siamo le sue discendenti, anche se nel corso degli anni ci hanno chiesto in mille modi di dimostrare la nostra ascendenza. Per noi non è mai stata una novità: la storia della Gioconda si tramanda in famiglia da generazioni. La nonna ce lo raccontava quando eravamo bambine».

A supporto di questa storia interviene anche lo storico ed esperto di genealogia Domenico Savini il quale, pur non escludendo che ci siano altre persone viventi che potrebbero vantare un’antenata di tal guisa, conferma che le due sorelle sono effettivamente le discendenti per linea femminile della donna più famosa degli ultimi secoli: lo dimostrerebbero gli archivi di famiglia, un tempo appartenuti alla nonna materna, la contessa Guicciardini, nata Bombicci–Pontelli.

Il sangue non mente: Maddalena del Giocondo, una delle figlie di “madonna Lisa”, moglie del mercante di seta fiorentino conosciuto come “Il Giocondo”, si sposò con Niccolò del Garbo, l’unico figlio di quest’ultima si unì a Lisetta de’ Mozzi, antenata di Luisa Guicciardini. La lunga derivazione della famiglia è arrivata nei secoli alle due giovani donne che però vivono il proprio passato quasi come un dettaglio, tanto sono impegnate nel lavoro alla tenuta di famiglia o sui palcoscenici fiorentini.

La famiglia delle principesse possiede infatti la tenuta Cusona, vicino a San Gimignano, il paese conosciuto per le torri di pietra costruite nel medioevo dalle famiglie locali in competizione.

Le Gioconde del terzo millennio si dedicano completamente ai possedimenti di famiglia, meta turistica per le diverse attività proposte. Qui ci sono passate personalità dello spettacolo e della politica, come Tony Blair che amava andare a trovare la famiglia Guicciardini Strozzi.

«Facciamo la ricerca del tartufo bianco e le battute di caccia ai fagiani», spiega Natalia. Ci sono poi le visite guidate alle cantine, con la degustazione dei vini e al museo, dove sono esposti antichi macchinari rurali, tra cui un trattore Fiat del 1919, unico esemplare esistente, regalato dall’azienda torinese alla famiglia dato che a quell’epoca Cusona era considerata un’azienda agricola innovativa. Non va dimenticato che i Guicciardini Strozzi sono rinomati produttori di vino: «Quella enologica è una tradizione millenaria della famiglia – racconta Natalia – i primi documenti conservati che parlano della produzione della nostra famosa Vernaccia risalgono addirittura al 994».

Ma le due sorelle non si cullano sugli allori e, malgrado possano vantare del dna in comune anche con Winston Churchill per il ramo Guicciardini, si sono rimboccate le maniche per crearsi un loro percorso lavorativo: «Non viviamo all’ombra della Gioconda – dice la principessa – abbiamo veramente molte cose da fare sia fuori che dentro alla tenuta. Anni fa facevo la ballerina e ho girato anche alcuni film, adesso faccio ancora teatro e collaboro principalmente su Firenze con la Compagnia delle Seggiole. Anche mia sorella è stata ballerina, poi si è laureata in Economia alla Bocconi. Entrambe gestiamo sia la produzione che gli eventi a Cusona».
 

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