Il Tirreno

Versilia

La sua ultima fatica è per il Carnevale Ciao grande autore

La sua ultima fatica è per il Carnevale Ciao grande autore

Giancarlo Bigazzi nel 1992 ha scritto anche una canzone per la Martini intitolata Versilia, qui ha voluto morire

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di Roy Lepore

LIDO DI CAMAIORE

Ha scelto la Versilia e in particolare Lido di Camaiore, dove abitava con la moglie in via Abetone, per vivere in tranquillità e dove purtroppo è  morto  all’ospedale Versilia, dove era ricoverato da qualche giorno in seguito a gravi problemi di salute.

In questo momento di dolore lo ricordano anche i volontari di alcune associazioni versiliesi e coloro che lo hanno avuto in cura in questi anni, sottolineando la sua voglia di vivere, nonostante i problemi di salute.    

  Giancarlo Bigazzi , nato a Firenze 72 anni  fa’, produttore discografico, compositore e paroliere, ed ex leader del gruppo Squallor. Ha lasciato la moglie Giovanna e il figlio Giovanni. Bigazzi  è stato un frequentatore ed un amante della Versilia, dove ha voluto finire gli ultimi anni della sua vita, dopo che aveva avuto problemi di salute si è rifugiato lontano dai riflettori ritirandosi in tutta tranquillità in un posto che lo ha visto negli anni d’oro della Bussola, con il “patron” Sergio Bernardini, uno dei più assidui frequentatori assieme a molti degli interpreti delle canzoni più celebri scritte proprio da lui, che sono  pagine indimenticabili della musica italiana, ancora oggi cantate, non solo da chi ha vissuto in quel periodo, ma anche da tanti giovani che se ne sono innamorate. Bigazzi ha voluto omaggiare anche la Versilia con una canzone scritta nel 1992 e interpretata da Mia Martini che porta appunto il titolo “Versilia”, un modo per dimostrare un po’ il suo attaccamento a questa terra, che ha comunque “ammaliato” tanti altri personaggi del mondo della musica, dello spettacolo e dello sport in generale. La sua attività professionale inizia giovanissimo scrivendo per Riccardo Del Turco (Luglio), passando a Mario Tessuto con “Lisa dagli occhi blù” un altro dei pezzi più noti della musica italiana. Fra le sue canzoni c’è anche ” Lady Barbara” interpretata dai Profeti, uno dei gruppi musicali più conosciuti  in quel periodo. La sua attività ovviamente sempre densa di successi prosegue negli ani settanta scrivendo insieme anche a Totò Savio per Massimo Ranieri, ed è in quel periodo che nascono canzoni che ancora oggi fanno venire i brividi ogni qual volta vengono interpretate, “Vent’anni, Erba di casa mia”, per Marcella Bella , scrive l’intramontabile “Montagne Verdi”, per i Camaleonti, “Eternità” e per Ornella Vanoni tanto per citarne altre, “Come sei bella”,” Oggi il cielo è rosa”. Masssimo Ranieri, dl resto, è un grande frequentatore della nostra terra. In ogni spettacolo in zona ricorda dal palco il grande Bernardini.

Bigazzi nel corso della sua attività incontra Umberto Tozzi regalandogli canzoni come “Gloria, Notte Rosa, Si può dare di più”, cantata insieme a Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri. Nel 1971 quasi per scherzo insieme al paroliere Daniele Pace, al musicista Totò Savio e ai discografici Alfredo Cerruti ed Elio Garibaldi creano il gruppo degli Squallor che incideranno album per 25 anni . Fra l’altro Alfredo Cerruti è stato ed è ancora una grande frequentatore della Versilia. Dove ha vissuto per l’altro una lunga storia d’amore con Mina, che della nostra riviera, a distanta di quasi 35 anni dall’ultimo concerto resta un mito.Bigazzi, fiorentino. è stao anche il nume tutelare di tanti artisti fiorentini.

Negli anni Ottanta crea a Firenze una specie di clan, produce i primi lavori per Marco Masini, Alessandro Canino e Raf che salgono in vetta alle classifiche discografiche, Paolo Vallesi, Aleandro Baldi, Danilo Amerio.Nello stesso tempo è anche autore di colonne sonore per il cinema e firma quelle di “Mery per sempre” e “Ragazzi fuori” di Marco Risi, e dell’Oscar Mediterraneo di Gabriele Salvatores.Negli anni novanta scrive per Mia Martini  “Gli uomini non cambiano”. Ha firmato brani in pratica per i migliori cantanti italiani da Massimo Ranieri a Ornella Vanoni, Milva, Adriano Celentano. Con lui se è andato un altro dei grandi della musica italiana che era molto legato alla Versilia. Ha scelto di morire qui, dove ha trascorso senza dubbio una delle pagine più importanti della sua vita personale e professionale. Pur avendo problemi di salute ha messo al servizio di diversi giovani il suo talento.

Uno di questi è Sirio Martelli che ha scritto la canzone “Viareggio mon amour” che sarà interpretata da due giovani “I Ricchi Dentro” in qualità di ospiti la sera del 2 febbraio nel corso della serata del Festival della Canzone del Carnevale organizzato dalla Fondazione Carnevale.

Una dimostrazione di quanto Bigazzi sia stato legato alla Versilia, tanto da  dedicargli, come detto una canzone e fatta interpretare dalla grande Mia Martini. La salma di Giancarlo Bigazzi stasera  arriverà alla Badia Fiesolana di San Domenico a Fiesole, dove sarà aperta la camera ardente, il funerale è fissato per domenica.

E con lui se ne va un altro pezzo della Versilia in musica che proprio pochi giorni fa ha ricordato Adolfo Lippi sulle pagine del nostro giornale.

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