**Mafia: Piantedosi, 'strage Dalla Chiesa ha segnato avanzamento attacco cosche a Stato'**
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Palermo, 3 set. (Adnkronos) - "Carlo Alberto dalla Chiesa ebbe, in particolare, l’intuizione di guardare al fenomeno mafioso e alla guerra di mafia secondo un approccio globale e complessivo: egli capì che se la mafia agisce dividendo, la strategia vincente per contrastarla non può che essere quella della coesione. La mafia temeva il prefetto dalla Chiesa, ne temeva il coraggio, l’esperienza e la grande capacità operativa". Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ricordando il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa in cattedrale a Palermo. "Bastarono poche e precise dichiarazioni all’indomani del suo insediamento per prendere atto che il prefetto dalla Chiesa aveva compreso le nuove dinamiche mafiose e i pericolosi intrecci con la cosiddette zona grigia, esattamente quello che aveva consentito alle famiglie mafiose di consolidare la propria forza e di fare un salto di qualità nelle attività illecite", dice Piantedosi. "Questo spiega perché la strage di via Carini ha segnato un avanzamento nell’attacco intimidatorio delle cosche allo Stato, colpendo un uomo-simbolo della legalità, che aveva dato prova esemplare di straordinaria passione civile e di lucida determinazione nel contrastare ogni forma di crimine". E ancora: "È anche a partire dalle sue intuizioni, dai suoi modelli investigativi e operativi che, negli ultimi 40 anni, l’impegno delle Forze dell’ordine, della magistratura, della società civile, assieme a nuovi strumenti investigativi e normativi, ha consentito di raggiungere risultati straordinari contro la criminalità organizzata".