Mes: Tajani, 'deve essere modificato, più controlli europei al Salva-Stati'
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Palermo,24 dic. (Adnkronos) - "Noi siamo di principio a favore del Mes, ma serve un sistema di controllo tipo quello della Bce, il cui presidente si presenta quattro volte l'anno davanti all'Europarlamento e può essere chiamato a riferire in qualsiasi momento". A dirlo, intervistato dal Messaggero, è il ministro degli Esteri Antonio Tajani (Fi). "Se passasse questa proposta - aggiunge Tajani - potrebbe essere risolutiva per arrivare a un accordo generale". Alla domanda se ci saranno contraccolpi per la maggiorana di governo, Tajani replica: "Nessuno, tra l'altro il Mes non è nel programma elettorale della maggioranza né in quello di governo. Abbiamo posizioni diverse, le abbiamo sempre avute". E lancia una "sfida" alla Sinistra: "Volete essere europeisti fino in fondo? Approviamo le macro riforme che sono sospese: dalla conclusione dell'unione bancaria ferma dal 2016, all'armonizzazione fiscale. La sfida è questa. Facciamo una scelta vera, su tutto. Noi siamo sempre stati coerenti, fin dai tempi di Berlusconi che criticava il regolamento del Mes bancario. Preferisce non commentare le parole del ministro dell'Economia Giorgetti che avrebbe approvato il Mes: "Vado per la mia strada". Tajani non teme ripercussioni sull'Italia dopo il no al Mes nei rapporti con l'Europa. "Assolutamente - dice - vorrei ricordare che Francia e Olanda votarono contro la Costituzione europea, molto più importante del Mes. Non mi pare si sia detto che erano isolate. E' una balla dire che l'Italia non è europeista". Alla domanda su quale maggioranza verrà fuori dopo le elezioni di giugno alle Europee, Tajani replica: "Mi auguro che Giorgia Meloni ne faccia parte, che i conservatori ne siano parte integrante. Sicuramente il voto utile in Europa è a Fi e ogni maggioranza possibile ha per cardine il Partito popolare europeo, sia a livello di Commissione Ue che di Consiglio europeo". E su Mario Draghi il ministro degli Esteri spiega: "E' una persona straordinaria, ottimo presidente Bce e premier. Ma non lo tirerei per la giacchetta e non mi sembra neppure così interessato. Si vedrà". Il 2024 che anno sarà per Fi: "Il primo senza Silvio - dice Tajani - a febbraio avremo il congresso per eleggere il segretario, abbiamo fatto 110 mila tesserati, puntiamo al 10 per cento in Europa per arrivare al 20 alle prossime Politiche".