Rdc: Boldrini (Pd), 'destra non vuole salario minimo, accanimento contro chi sta peggio'
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Roma, 29 lug. (Adnkronos) - "Da ieri in Italia 169mila famiglie sono lasciate al loro destino. È bastato leggere un sms per far precipitare migliaia di persone nello sconforto più totale. Senza il reddito di cittadinanza, in molti non avranno più neanche il minimo per sopravvivere". Inizia così, sui social, Laura Boldrini, deputata del Partito democratico e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, commentando il messaggio arrivato dall'Inps ai beneficiari del reddito di cittadinanza. "La colpa della povertà - continua l'ex presidente dell'aula di Montecitorio -, secondo questa destra al governo, è dei poveri che non vogliono fare niente, che non si rimboccano le maniche. Che preferiscono starsene sul divano, come amano dire con disprezzo i leader della destra. Al contempo, seguendo lo stesso impianto ideologico, il governo di Giorgia Meloni è contrario alla proposta di legge delle opposizioni sul salario minimo, la norma che stabilisce che nessun lavoratore e nessuna lavoratrice possono essere pagati meno di 9 euro all’ora. A questo si aggiunge il rifiuto di considerare, come fatto in altri Paesi Ue, misure a sostegno dei salari medio-bassi, necessarie per mitigare l’impatto dell’inflazione". "Siamo chiaramente di fronte a un vero e proprio accanimento della destra contro chi sta peggio, considerato una zavorra per la società e, in quanto tale, non meritevole di ricevere denaro pubblico. Un accanimento che straccia pure l’articolo 3 della nostra Costituzione: 'È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…'. Questa guerra contro i poveri trova e troverà un’opposizione ferma e senza sconti", conclude Boldrini.