Il Tirreno

Toscana

Il test

Spaghetti, quali sono i migliori al supermercato? La classifica dopo l’analisi degli chef e la sorpresa al secondo posto


	La classifica dei migliori spaghetti nei supermercati
La classifica dei migliori spaghetti nei supermercati

Nella parte bassa della graduatoria troviamo alcune etichette meno performanti, come Consilia con i suoi Spaghetti n. 4, e la linea premium Optima Pasta di Gragnano Igp

3 MINUTI DI LETTURA





Una selezione di 39 campioni di spaghetti venduti nei supermercati è stata messa alla prova dal Gambero Rosso, che ha organizzato una degustazione alla cieca per valutare la qualità della pasta secca più amata dagli italiani. La sessione di assaggio è stata guidata da una giuria di esperti composta da Maria Antonia Argenio, responsabile qualità del pastificio Graziano di Monocalzati (Avellino), e dagli chef Giulia Mauro del ristorante romano Passpartout e Jones Bargoni, con il supporto dei redattori del Gambero Rosso Mara Nocilla ed Eugenio Marini. Per garantire una valutazione imparziale, la pasta è stata cotta in acqua naturale (non salata) secondo i minuti indicati sulle confezioni, e assaggiata senza alcun condimento. I criteri presi in esame hanno riguardato aspetto visivo, consistenza, profumo e gusto, con particolare attenzione alla tenuta in cottura.

Il podio

Al primo posto si piazza Garofalo, con i suoi Spaghetti n. 9 Pasta di Gragnano Igp, che hanno conquistato la giuria per la tenacità della struttura, l’aroma gradevole e una masticabilità eccellente. Realizzati con una miscela di grani italiani, australiani e dell’Arizona, questi spaghetti sono stati giudicati completi sotto ogni aspetto. La vera sorpresa arriva al secondo posto con la Pasta di Gragnano Igp a marchio Todis, che ha ottenuto ottimi voti per la cottura uniforme e la consistenza "al dente" ben bilanciata. Chiude il podio Voiello, brand del gruppo Barilla, con Il Gran Spaghetto n. 105, apprezzato per il suo equilibrio tra forma, colore e texture anche dopo una cottura prolungata di oltre 13 minuti. Prodotto con grano duro 100% italiano, ha dimostrato grande stabilità.

Gli altri piazzamenti

A seguire, La Molisana si distingue con gli Spaghetti n.15, realizzati con una filiera tutta italiana e lavorati nel proprio mulino, utilizzando trafile al bronzo. Una versione dello stesso formato, prodotta per Esselunga e confezionata nel medesimo stabilimento, conquista la quarta posizione. Al quinto posto troviamo Granoro, con la linea Dedicato Ristoranti n. 180, prodotta con grano pugliese proveniente da una filiera locale controllata. Poi è la volta dei Bio Spaghetti Combino, venduti nei discount Lidl, che sorprendono per l’ottimo rapporto qualità-prezzo. Completano la parte alta della classifica gli Spaghetti n. 12 di De Cecco, che si confermano come una solida scelta per i consumatori.

Le posizioni meno brillanti

Nella parte bassa della graduatoria troviamo alcune etichette meno performanti, come Consilia con i suoi Spaghetti n. 4, e la linea premium Optima Pasta di Gragnano Igp, che pur avendo un prezzo più alto, non ha convinto pienamente i degustatori. Anche gli spaghetti Tesori dell’Arca di Pam, pur con la trafilatura al bronzo, non hanno raggiunto punteggi elevati.

Cosa ci dice questo test?

Il confronto ha confermato la qualità generalmente alta della pasta prodotta in Italia, indipendentemente dalla provenienza del grano. Infatti, sia le paste fatte con frumento italiano sia quelle con cereali importati hanno ottenuto buone valutazioni. A variare in maniera significativa sono invece i prezzi, spesso influenzati da fattori esterni come logistica, marketing e distribuzione nazionale. Le marche dei supermercati, avendo costi operativi più contenuti, possono proporre prodotti competitivi a prezzi più bassi, offrendo alternative interessanti anche in termini di gusto e consistenza.

Primo piano
Il delitto

Omicidio della guardia giurata, il massacro registrato dalla “dash cam” nell’auto. Il presunto killer un ex campione di arti marziali

di Massimo Donati
Sani e Belli