Il Tirreno

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Comportamenti a rischio

Allarme alcol tra le adolescenti toscane, il 28% delle 15enni già ubriaco almeno due volte

di Francesca Ferri
Allarme alcol tra le adolescenti toscane, il 28% delle 15enni già ubriaco almeno due volte

Il consumo di alcol tra le ragazze supera quello dei coetanei maschi. A 17 anni, il 58,2% delle adolescenti toscane dichiara di essersi ubriacata almeno due volte nella vita

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Tre quindicenni su dieci, in Toscana, tra quelle che dichiarano di bere alcol (poco più del 31% del totale) si sono ubriacate almeno due volte nella loro – giovanissima – vita. Più dei coetanei maschi. E più delle coetanee nel resto d’Italia. Ancora più grave il dato delle diciassettenni: sei su dieci, sempre in Toscana, si sono ubriacate due o più volte.

È il dato choc che emerge dall’ultimo rapporto “La salute dei toscani: stili di vita e fattori di rischio nel 2024”, pubblicato dall’Ars – l’Agenzia regionale per la salute – il 18 febbraio.

Nelle 42 pagine dell’indagine si analizzano dati derivanti da varie “sorveglianze sanitarie”, dallo “Hbsc – Health behaviour in school-aged children” (comportamento sanitario nei bambini in età scolare), che riguarda un campione di 11, 13, 15 e 17 anni; “Passi. Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia (popolazione adulta 18-65 anni); “Passi d’Argento: salute e qualità della vita nella terza età in Italia (popolazione over 65 anni)”; “Okkio alla salute”, dedicato a bambini di 8 anni, ma anche dati Istat. Gli anni di riferimento presi in considerazione non sono necessariamente il 2024, ma anche precedenti.

Fumo, alcol, droghe, gioco d’azzardo e attività fisica sono le aree indagate. Dalle quali emerge un quadro a tinte spesso fosche. Come nel caso del consumo di alcol tra minori.

A 15 anni ubriache già almeno due volte

Il rapporto Hbsc (relativo all’anno 2022) ha chiesto a ragazzi e ragazze di riportare il numero di volte in cui hanno bevuto alcol, se si sono ubriacati negli ultimi 30 giorni e se hanno praticato binge drinking, vale a dire se hanno consumato 5 bicchieri o più di bevande alcoliche, anche diverse, in un’unica occasione, nell’ultimo anno.

Dalle risposte emerge che il consumo di alcol, così come le ubriacature, cresce all’aumentare dell’età e in misura maggiore nelle ragazze.

A livello nazionale il 37,9% degli adolescenti riporta di aver bevuto alcolici negli ultimi 30 giorni e il 14,5% di essersi ubriacato. Il 38,3% dei partecipanti riporta di aver fatto esperienza di binge drinking nell’ultimo anno.

In Toscana la maggior parte dei ragazzi intervistati ha dichiarato di non aver mai bevuto alcol, come per il campione nazionale, ma la percentuale si riduce col crescere dell’età, passando dall’87,9% degli undicenni al 67,5% dei tredicenni, fino al 31,4% dei quindicenni.

L’alcol entra nelle loro vite proprio a questa età. E in maniera drammatica. Il 28% delle quindicenni toscane dichiara di essersi ubriacata almeno due volte nella vita, contro il 15% dei quindicenni. È un dato, quello delle ragazze, che supera la media nazionale, 18%, superato solo da Val d’Aosta, Molise, Sardegna e Provincia autonoma di Bolzano.

La situazione peggiora a 17 anni. Sempre in Toscana, il 58,2% delle ragazze dichiara di essersi ubriacata due o più volte nella vita. Meno sono i coetanei maschi, tra i quali questa esperienza riguarda il 54,3% del campione.

Un adolescente su due ubriaco nell’ultimo anno

Se il campione in considerazione è, invece, quello degli adolescenti nella loro totalità, quindi ragazzi e ragazze tra 14 e 19 anni, allora il dato è che nei 12 mesi precedenti la somministrazione del questionario un adolescente su due in Toscana si è ubriacato almeno una volta. In questo caso la fonte è lo studio Edit (Epidemiologia dei determinanti dell’infortunistica stradale in Toscana) sempre relativo al 2022 su un campione di circa 8mila studenti della secondaria di secondo grado.

Lo stesso studio conferma i dati del rapporto Hbsc, ovvero che sono le ragazze a bere di più.

Tra le adolescenti (14-19 anni) il 55,9% si è ubriacata almeno una volta nell’anno precedente la rilevazione, contro il 48,5% dei compagni maschi.

Ci sono differenze territoriali, con un picco nell’Ausl Sud-est, vale a dire nelle province di Grosseto, Siena e Arezzo, (54%) e una concentrazione lievemente minore nelle Ausl Centro (52%) e Nord-ovest (51%).  l

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