Il Tirreno

Il caso

"Compro auto usate o seminuove", attenzione al bigliettino lasciato sui finestrini o sul parabrezza

"Compro auto usate o seminuove", attenzione al bigliettino lasciato sui finestrini o sul parabrezza

Una donna è rimasta vittima di una truffa tramite questa esca: in due sono riusciti a portarle via l'auto

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Quei bigliettini sull’auto li abbiamo trovati tutti. Sono una scorciatoia immediata quando si pensa di vendere un’auto, un numero di telefono e la sensazione di poter fare presto. Ma possono nascondere un lato oscuro. Sono stati infatti denunciati per truffa in concorso due uomini di 25 e 26 anni ai danni di una giovane donna di Donoratico. Le avrebbero versato la caparra per l’acquisto della sua automobile con cui si sarebbero allontanati senza più rendersi reperibili.

Il bigliettino sul finestrino
La vittima, intenzionata a vendere la propria vettura, ha colto l’occasione dei recapiti trovati su un biglietto lasciato al vetro della propria auto. Si tratta peraltro di una pratica diffusa, quella di lasciare una sorta di biglietto da visita in cartoncino in cui sono riportati i recapiti e la una scritta che esprime un interesse a voler acquistare l’auto: “Compro auto usate o seminuove”.
Tra l’altro, rilevano i carabinieri che sono riusciti a risalire ai due uomini, l’invito è a prendere contatto attraverso una nota piattaforma per la messaggistica online e i biglietti vengono talvolta posizionati anche sui parabrezza o finestrini di auto con molti anni, stimolando a chiamare anche i proprietari di auto più datate e con un valore di mercato ormai basso.
I militari dell’Arma della stazione di Donoratico ai cui si è rivolta la vittima sono riusciti a identificare i due uomini, risultati già noti per svariate analoghe truffe.

Come funziona la truffa del bigliettino
L’interlocutore avrebbe proposto alla proprietaria di auto un incontro per poter valutare il veicolo e farle un’offerta per l’acquisto. Incontro avvenuto nei pressi di un’agenzia di pratiche auto, dove si sono presentati i due uomini che hanno offerto e concordato con la donna il prezzo di 14mila euro a fronte del quale hanno versato un anticipo di 2mila euro in contanti. La vittima avrebbe accettato le condizioni proposte, procedendo a concludere le formalità per la perdita di possesso del mezzo, peraltro destinato all’esportazione, e consegnando le chiavi ai due falsi acquirenti. E avrebbe pattuito di ricevere il saldo attraverso un accredito della somma sul proprio conto corrente bancario.

I sospetti e la denuncia
Trascorsi alcuni giorni vedendo che non era stato ancora fatto il bonifico, la donna avrebbe provato a mettersi in contatto con i due uomini sulle rispettive utenze ma senza ricevere alcuna risposta, anzi venendo bloccata alla chiamata. Inoltre, appreso che i due avevano anche eluso il trasferimento di proprietà, la donna si è rivolta ai carabinieri per formalizzare la denuncia dell’accaduto.
Identificati i due uomini, che sono risultati già noti per truffe analoghe, sono stati denunciati in stato di libertà alla procura di Livorno e dovranno rispondere, in concorso, del reato di truffa.



 

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