Il Tirreno

Toscana

L’intervista

Rc Auto, il caro polizze in Toscana: «Mercato in mano a tre compagnie. Ma una soluzione c’è»

di Alessandro Formichella
Stefano Mannacio, responsabile analisi costi delle assicurazioni di Assoutenti
Stefano Mannacio, responsabile analisi costi delle assicurazioni di Assoutenti

Stefano Mannacio di Assoutenti: «Rivedere il sistema». E indica Come si potrebbe affrontare e risolvere il caro-assicurazioni

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«Se vogliamo rivedere del tutto il sistema e i costi delle polizze assicurative Rc auto, dobbiamo pensare ad una franchigia sulle polizze, far pagare una quota di danno al responsabile dell'incidente senza però ritoccare i premi negli anni successivi e rendere il risarcimento diretto cosa facoltativa e libera». Ad affermarlo è Stefano Mannacio che per Assoutenti si occupa proprio dell'analisi sui costi delle assicurazioni e del sistema italiano della Rc Auto.

Mannacio, in Italia abbiamo davvero un sistema libero sulla Rc Auto?

«Ufficialmente sì. In realtà però il mercato della Rc auto da noi è sostanzialmente in mano a tre grandi compagnie, che detengono il 60 per cento del settore. Così si crea come un cartello di non concorrenza che si riflette anche sui costi delle polizze, oltre ad una serie di altri fattori».

In Toscana le polizze sono sempre più care. Ma come è possibile?

«C'è un aspetto di natura macroeconomica, cioè che le polizze costano di più anche per il ciclo inflattivo del 2021-2022. Le compagnie scontano l'inflazione l'anno successivo. Poi in questi anni si sono interrotte le catene di fornitura dei pezzi di ricambio, e i pezzi costano sempre di più. Questo giustifica parzialmente un aumento delle polizze Rc auto. Ma c'è un aspetto strutturale del mercato assicurativo per il quale, quando i costi scendono, le assicurazioni comunque non diminuiscono il prezzo delle polizze. Nell'anno del Covid le assicurazione hanno fatto utili da capogiro. Per l'Rc auto in Italia negli ultimi quattro anni il mercato ha fatto circa 5 miliardi di euro di utile, che è un record mondiale. Secondo i dati Ania, dal 2000 al 2024 i sinistri si sono ridotti dal 9,82 al 4,67%, quindi si sono ridotti del 50%».

E quindi perché le polizze Rc auto aumentano e non diminuiscono?

«Il mercato italiano Rc auto è molto poco competitivo. Non c'è vera concorrenza fra le compagnie di assicurazioni. Il mercato è concentrato su pochi operatori, con prezzi molto simili. E infatti anche le compagnie dirette, quelle telefoniche, sono andate in sofferenza e non riescono più a competere con i tre grandi gruppi assicurativi. Ci sono poi delle misure che mantengono le polizze a prezzi alti; il primo meccanismo che mantiene i costi alti è il risarcimento diretto che in sostanza diventa un risarcimento forfait con l'obbligo di riparare l'auto in officine convenzionate con l'assicurazione. Si tratta di pagamenti virtuali dei sinistri che non fanno scendere i costi. Sono pagamenti fatti un tanto al chilo, per intenderci».

Come si potrebbe affrontare e risolvere il caro-assicurazioni?

«Secondo noi, rivedendo il sistema. Mettere sul mercato delle polizze Rc auto scontate del 10 per cento con una franchigia. Se fai un sinistro e se in colpa paghi immediatamente 300 euro. La rata, però, resta la stessa».

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