Affitti brevi, stop alle keybox: «I documenti vanno controllati di persona». Cosa cambia per chi affitta e per gli ospiti
Gli ospiti andranno identificati di persona, non si potranno più lasciare le chiavi nelle scatole aggirando l'identificazione
Con una circolare, protocollata lo scorso 18 novembre, dal Viminale arriva un semaforo rosso all'uso delle key box all'ingresso di palazzi e appartamenti destinati alla locazione turistica breve e più in generale il check-in da remoto. Lo stop arriva perché non vengono soddisfatti gli adempimenti, cui sono tenuti i gestori delle strutture, previsti dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
Senza controllo documenti di persona non viene rispettata la legge
Il documento prende il via dall'interrogativo riguardo la ricezione dei clienti con key box e/o codice di apertura automatizzata. Questa dotazione soddisfa la legge? La risposta è netta: "Appare con chiarezza che la gestione automatizzata del check-in e dell'ingresso nella struttura, senza identificazione de visu degli ospiti, si configuri quale procedura che rischia di disattendere la ratio della previsione normativa, non potendosi escludere che, dopo l'invio dei documenti in via informatica, la struttura possa essere occupata da uno o più soggetti le cui generalità restano ignote alla questura competente, comportando un potenziale pericolo per la sicurezza della collettività».
Attenzione alle locazioni brevi
Inoltre, il documento a firma del capo della polizia Pisani, ribadisce l'attenzione al "fenomeno delle locazioni brevi su tutto il territorio nazionale legate ai numerosi eventi politici, culturali e religiosi in programmazione nel Paese, anche in vista delle celebrazioni del Giubileo della Chiesa Cattolica previsto per la città di Roma a partire dal 24 dicembre 2024, in relazione all'eventuale alloggiamento di persone pericolose o legate ad organizzazioni criminali o terroristiche".
“Apprezzo molto l’iniziativa del Viminale e sottolineo la piena e proficua collaborazione con il ministro Piantedosi. La nuova circolare del Ministero dell’Interno sull’identificazione degli ospiti nelle strutture ricettive, infatti, è un passaggio essenziale per prevenire rischi e garantire un’esperienza turistica serena e positiva, sia ai visitatori che agli operatori – dichiara il ministro del Turismo Daniela Santanchè –. La cooperazione tra i nostri dicasteri – conclude il ministro – è fondamentale per creare un ambiente sicuro e accogliente per tutti, specie in vista di importantissimi eventi come il Giubileo del 2025”.
La ministra del turismo Santanché è d'accordo
«Apprezzo molto l’iniziativa del Viminale e sottolineo la piena e proficua collaborazione con il ministro Piantedosi. La nuova circolare del Ministero dell’Interno sull’identificazione degli ospiti nelle strutture ricettive, infatti, è un passaggio essenziale per prevenire rischi e garantire un’esperienza turistica serena e positiva, sia ai visitatori che agli operatori – dichiara il ministro del Turismo Daniela Santanchè –. La cooperazione tra i nostri dicasteri – conclude il ministro – è fondamentale per creare un ambiente sicuro e accogliente per tutti, specie in vista di importantissimi eventi come il Giubileo del 2025».
La circolare chiarisce che l’identificazione da remoto automatizzata degli ospiti delle strutture ricettive non soddisfa i requisiti previsti dalla legge, ribadendo l’obbligo dei gestori di dare alloggio esclusivamente a persone munite di documento d’identità e di comunicare le generalità degli ospiti alle Questure territorialmente competenti, entro le 24 ore successive.
La sindaca Funaro: «Un segnale importante dal governo»
«Uno strumento utile e importante per far fronte a una questione sempre più sentita, ovvero la presenza delle keybox, che risponde anche alle richieste che avevamo fatto emergere nei giorni del G7 del Turismo a Firenze e che va nella direzione del lavoro che come amministrazione fiorentina abbiamo intrapreso con il 'decalogo' sul turismo sostenibile approvato in Giunta». Così la sindaca di Firenze e delegata Anci Nazionale politiche abitative, Sara Funaro, commenta la nuova circolare del ministero dell'Interno.
«Le keybox rappresentano un problema sia sul fronte del decoro che su quello, fondamentale, della sicurezza dei cittadini. Da parte del ministro Piantedosi e della ministra Santanchè arriva su questo tema un segnale di attenzione. Lavorare su un turismo sempre più sostenibile e a misura di cittadino è un obiettivo da perseguire su cui la collaborazione interistituzionale è fondamentale», conclude Funaro.