Terricciola, Daniela Morozzi e Giovanna Bellini a “Dialoghi in Borgo”: «Femminicidi, quello che molti non sanno»
L’attrice fiorentina impegnata nella lotta alla parità di genere e la criminologa ospiti dell’appuntamento organizzato da Il Tirreno e Comune di Terricciola
TERRICCIOLA. Una visita nel borgo, qualche foto ricordo e la promessa di tornare presto. «Perché questo posto è davvero bellissimo». Poi un momento di approfondimento su un tema terribilmente attuale: quello dei femminicidi. Daniela Morozzi e Giovanna Bellini hanno fatto visita a Terricciola, sulle colline dell’Alta Valdera, sabato 28 settembre, nell’ambito della rassegna “Dialoghi in Borgo”, organizzata da Il Tirreno insieme all’amministrazione comunale per celebrare gli ottant’anni della liberazione del paese del vino dall’oppressione nazifascista.
Passeggiata nel borgo
L’attrice fiorentina da anni impegnata nella lotta per la parità di genere e la criminologa pisana sono state accolte dal sindaco di Terricciola, Matteo Arcenni, che le ha accompagnate in una passeggiata nel borgo e sulla suggestiva camminata panoramica. «Complimenti – ha detto Daniela Morozzi ad Arcenni – perché questo paese ha davvero un fascino unico. Voglio tornarci presto». Affascinata anche la dottoressa Bellini: «C’è una quiete che fa stare bene, che rilassa. E poi si possono ammirare degli scorci fantastici».
L’incontro
Nella Sala Rossa dell’Enoteca comunale, poi, si è svolto l’incontro con le due ospiti e il direttore de Il Tirreno, Cristiano Marcacci. Al centro del dibattito il delicato e purtroppo quanto mai attuale tema dei femminicidi . Daniela Morozzi ha parlato del suo ultimo lavoro teatrale, recentemente di scena anche a Livorno, in cui racconta la tragica storia di amore e morte della gitana Carmen, protagonista nell’opera di Georges Bizet. «Nel libretto dell’opera – ha raccontato l’attrice fiorentina protagonista di numerose apparizioni al cinema e in televisione – c’è riassunto tutto il concetto del patriarcato. Credo che il femminicidio di Giulia Cecchettin – ha proseguito l’attrice – sia stato una sorta di spartiacque. Il padre e la sorella della vittima hanno condiviso il dolore con tutti, lo hanno esternato, e in particolare la sorella di Giulia utilizzando la parola “patriarcato” ha portato sotto i riflettori dell’opinione pubblica un fenomeno che ricorre spesso e che quasi sempre genera situazioni tragiche». Durante l’incontro sono stati analizzati vari casi di cronaca nera recenti e meno recenti, in Toscana e in Italia. Sempre con le donne vittime della furia di mariti, compagni e conoscenti che si accaniscono su di loro strappandole alla vita. «Anche il modo in cui viene eseguito un femminicidio racconta molto degli autori. Un uomo che uccide una donna a mani nude, strangolandola – ha spiegato Giovanna Bellini – non è mosso dalla stesso meccanismo di un uomo che invece spara con una pistola. Sono entrambi gesti orribili, ma hanno una spiegazione psicologica diversa». Al termine dell’incontro, poi, un interessante scambio di opinioni e impressioni con le tante persone presenti all’appuntamento.
La prossima data
“Dialoghi in Borgo” tornerà a Terricciola giovedì 10 ottobre per parlare dell’evoluzione della cucina e degli stili di vita alimentari degli italiani dal dopoguerra a oggi. Cosa si mangiava 80 anni fa? E com’è cambiata l’alimentazione dagli anni della guerra ad oggi? Saranno Rubina Rovini e Ciro Vestita a raccontare l’evoluzione a tavola, giovedì 10 ottobre, alle 21, all’interno del salone delle feste di Villa Gherardi del Testa, alle porte del borgo di Terricciola. Rubina Rovini, finalista della quinta edizione del noto programma televisivo “Masterchef”, oggi è imprenditrice e consulente nel campo della ristorazione. Lavora al fianco dello chef Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi e collabora al progetto Coach Kitchen insieme a Filippo Saporito. Ciro Vestita, medico fitoterapeuta, è una presenza fissa nei programmi di Rai Uno dedicati alla salute e al benessere a tavola.