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La nonna, gli amici, le nozze: Varramista e la casa amata da Giovannino (ora in vendita)

di Francesca Ferri
La nonna, gli amici, le nozze: Varramista e la casa amata da Giovannino (ora in vendita)

L’ex sindaca Vivaldi ricorda gli aneddoti degli anni di Donna Paola. «Il nipote giocava coi figli dei dipendenti, per noi gelato gratis»

12 settembre 2024
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«Qua ci abitava la nonna di Giovanni Alberto Agnelli, la nobildonna Paola dei conti Antonelli - spiega - Quando arrivava Giovanni, alla villa iniziava l’organizzazione delle feste per allietare questo nipotino. C’erano le partite di calcio, i giochi, le tombole. E poi merenda e gelato per tutti noi. Noi ragazzi del paese avevamo accesso al giardino, al parco e qualcuno, soprattutto i maschietti che giocavano con Giovanni, andava pure in piscina». Nei ricordi di Alessandra Vivaldi, ex sindaca di Montopoli, Villa Varramista è molto più di un edificio storico legato a un’importante famiglia di imprenditori. È un luogo del cuore, che è stato capace di ispirare una comunità. «La villa era abitata e per questo è stata una risorsa, una luce. La nonna di Giovanni frequentava il paese e il paese frequentava lei».

Donna Paola non era certo il tipo da chiudersi nella sua villa, ma, piuttosto, scendeva in paese per le commissioni quotidiane come una qualsiasi signora. O quasi. «Era normale vederla a messa o alla Posta - racconta ancora Vivaldi - Si spostava con la dama di compagnia e i due enormi cani». E il paese entrava, letteralmente, nella villa e nella quotidianità dei suoi illustri inquilini. Un esempio fra tutti: gli amichetti di Giovannino, erede di due delle più importanti dinastie industriali del Paese, erano i figli dei dipendenti della villa. «Quando veniva, lo si vedeva in giro con la nonna oppure a far merenda in paese con i ragazzini, figli dei dipendenti», dice ancora Vivaldi. Ed è anche per questa atmosfera di serenità e comunità che Giovanni Alberto era legatissimo alla villa. «I suoi 18 anni li festeggiò qui - racconta ancora Vivaldi - Ricordo che vedemmo sfilare in auto tutti gli invitati, compresa la squadra della Juventus al completo». Una volta adulto, e alla guida della Piaggio, Giovanni Alberto decise di venire a vivere qui. E sempre qui si sposò nel 1996 con Frances Avery Howe.

«Era elettore in questa sezione - racconta ancora l’ex sindaca - e io stessa lo trovai una volta al seggio. Lui amava tantissimo la villa. Per lui il suo futuro era qui, tanto che ci ha investito, dal restyling dei castelli, alle vigne». A Giovannino si deve la riconversione dei vigneti in Syrah.«Il suo sogno, oltre al progetto Piaggio, era quello di rivalorizzare la villa. Purtroppo - conclude Vivaldi - la mano del destino ha distrutto questa famiglia. Se lui ci fosse ancora e se fossero andati in porto tutti i suoi progetti, oggi avremmo una villa viva e vitale. Era un grande imprenditore e una gran brava persona».

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