Con una sola mano, perfino bendati: in cinquanta sfidano il cubo di Rubik nella maxi-manifestazione in Toscana – Video
A Montemurlo si confrontano i campioni nazionali e internazionali: per gareggiare c’è anche chi è arrivato dalla Polonia
MONTEMURLO. Dai 9 ai 55 anni di età, tutti insieme a gareggiare per l’evento nazionale “Montemurlo Speedcubing 2024”, nel centro sportivo della cittadina in provincia di Prato. Da ieri, 7 settembre, il confronto sulle facce del cubo, “invenzione” del 1974 dell’architetto designer ungherese Erno Cubik, porterà nella giornata di oggi – 8 settembre – ad avere nuovi vincitori nella velocità di esecuzione del rompicapo più famoso del mondo. Il cubo di Rubik compie 50 anni; il suo inventore, invece, ha compiuto 80 anni a maggio scorso.
La sfida
A Montemurlo, in questo primo fine settimana di settembre, cinquanta partecipanti di ogni età hanno lanciato il guanto della sfida nelle nove discipline e undici specialità nella risoluzione con il tempo più rapido delle facce del cubo. Per gareggiare c’è chi è arrivato da Lodi, chi da Roma, tre dalla Toscana, due persone addirittura dalla Polonia. Insomma, una sorta di “meetup” dalle varie parti d’Italia e d’Europa per festeggiare nella città toscana il mezzo secolo di vita del cubo di Rubik, onorandolo con un evento che, giunto alla sua seconda edizione consecutiva, soddisfa gli organizzatori, CubingItaly, Pro Loco di Montemurlo e Comune di Montemurlo.
La filosofia
Il cubo di Rubik ha tutta una sua filosofia: «Il cubo è un partner, non un avversario come negli scacchi. Se lo risolvi non vinci, vinci se hai giocato. Il cubo aiuta a gustare la vita, non a cercare di schiantare un nemico», ha detto qualche tempo fa Erno Rubik. A Montemurlo, sui banchi di gara, con tanto di monitoraggio dei tempi e giudici, ci sono generazioni apparentemente lontane e diverse e, invece, unite dalla passione per il rompicapo dalle 26 faccette colorate. Nel centro sportivo, c’è chi si riscalda, chi aumenta la velocità con le dita a mettere le facce del cubo di un solo colore, chi si concentra, chi si mette le cuffie per ascoltare la musica. Sugli spalti, vige il silenzio. Qui, i campioni sono tutti giovanissimi e con l’età si va dai 13 ai 17 anni. Ci vuole concentrazione, allenamento, regole ferree, movimenti immediati, calcolo di algoritmi già sperimentati; il cubo di Rubik si gioca tutto nella velocità di esecuzione.
Il racconto
«Una manifestazione bellissima, unica», esulta il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai, pensando che l’evento montemurlese è nato un anno fa dalla passione e volontà di una mamma e sua figlia, appassionate del rompicapo: Federica Colosimo e Alessia. Proprio Alessia nella giornata di ieri, in gara è scesa dal tempo di circa 4 minuti che aveva nella composizione del Rubik’s Clock (composizione di 2 facce simmetriche con 9 orologi sulle ore 12, ndr). Ma oggi le finali decideranno i vincitori; in gara anche il cubo da farsi bendati e quello da farsi con i movimenti rapidi di una sola mano. Simone Cantarelli, vicepresidente di CubingItaly, è uno degli specialisti nella disciplina 7 x 7 e nelle gare con una sola mano il suo miglior tempo è stato di circa 38 secondi. Una giornata diversa in omaggio al cubo di Rubik, come un inno all’intelligenza che si mette in cammino al posto, a volte, di tanta barbarie.
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