Turismo estivo in Toscana: niente boom. I motivi, i numeri delle prenotazioni e le zone più frequentate
Gli albergatori elbani: «Bisogna investire su un collegamento ferroviario da Firenze a Pisa e Campiglia»
Alla fine, è andata meno bene di quanto ci si aspettava. Niente overtourism, niente attività ricettive tutte piene fino all’orlo in Toscana: neanche all’Isola d’Elba, che alla vigilia di agosto e anche verso la metà di agosto era data come la meta toscana di punta del turismo balneare, con una occupazione di posti letto prevista fino al 98%. Ma la previsione, a quanto pare, si è rivelata un fake.
I numeri
Ad agosto, spiega Massimo De Ferrari, presidente dell’Associazione Albergatori dell’Isola d’Elba, «qualche posto libero c’è rimasto. La copertura dei posti letto è stata dell’87-88% secondo le rilevazioni del nostro centro studi, che elabora i dati forniti da settanta delle nostre aziende. Ed è stato un recupero rispetto a giugno e luglio, che sono andati più a rilento. Per la stagione estiva 2024, speravamo in un miglioramento, che però non c’è stato. Per fare una media, siamo sui livelli dell’anno scorso. Ci hanno premiato i turisti italiani, mentre quelli stranieri, in particolare i tedeschi che stanno vivendo una fase di recessione, ci hanno un po’ lasciato. Ma settembre probabilmente sarà un buon mese, e alla fine lo scostamento ci auguriamo che sarà lieve».
Le difficoltà
La difficoltà a confermare le previsioni, sostiene il presidente De Ferrari, è legata al fatto che «le prenotazioni, ormai, al massimo vengono fatte nella settimana precedente alla vacanza. Ci siamo organizzati per intercettare i turisti che provengono dalle città d’arte, ci siamo attrezzati con i trasporti: ma questi turisti vengono per un periodo breve, due-tre giorni al massimo. Infatti, in generale, il soggiorno medio quest’anno si è accorciato, passando da 6,4 a 6,2 giornate. In molti casi abbiamo famiglie italiane che vengono anche due o tre volte per stagione, ma i soggiorni sono molto brevi».
Cosa è cambiato
È il modo di fare turismo, è convinto De Ferrari, «che sta cambiando, e noi ci adeguiamo. Ma occorrono trasporti efficienti all’Elba, in primo luogo l’aeroporto e il collegamento ferroviario Firenze - Pisa - Campiglia. Con un piccolo investimento, in un’ora potremmo collegare l’imbarco per l’Elba alle maggiori città d’arte toscane. Lo sviluppo del turismo per noi sta in questo snodo: bisogna investire sul trasporto ferroviario di qualità: anche se l’alta velocità sulla nostra costa non ci sarà mai, almeno treni adeguati che offrano un viaggio gradevole, non carri bestiame. Senza contare poi che siamo penalizzati dalla mancanza di un’autostrada vera tra Rosignano e Tarquinia».Anche se il segno meno è un tratto comune al turismo italiano di questa estate, per tipologia di turisti, lo scenario elbano appare in controtendenza rispetto a quello generale in Italia, secondo le stime del Centro Studi Turistici per Assoturismo di Confesercenti.
Le proiezioni
Le prime proiezioni sulla stagione turistica che sta per finire danno una flessione dello 0,7 sui pernottamenti tra giugno e agosto. Ma a pesare è stato il calo della domanda italiana (-2,9%), con valori in forte diminuzione nelle località balneari (-4,1%), termali (-5,3) e dei laghi (-3,7). In termini assoluti si stimano per il trimestre estivo 105,4 milioni di pernottamenti di italiani contro i 108,6 milioni del 2023; la contrazione è stata registrata, spiega il Centro Studi di Assoturismo, soprattutto da stabilimenti balneari e ristorazione. Le strutture ricettive poi hanno sofferto di una minore capacità di spesa degli italiani, che hanno ridotto la durata dei soggiorni (da quattro notti del 2023 a 3,9 nel 2024) e aumentato di conseguenza i costi di gestione delle imprese. Nelle regioni del Centro Italia, la stima del risultato complessivo è di un -0,8% rispetto al 2023, sul quale ha inciso il forte calo dei turisti italiani (-3,5%) e da un parallelo incremento di quelli stranieri (+1,9).
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