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«L’inchino come Schettino», la manovra folle della nave di turisti e l’agghiacciante messaggio dal megafono – Video


	La manovra choc in Sardegna
La manovra choc in Sardegna

La Capitaneria di porto di Olbia apre un’inchiesta su quanto accaduto nella grotta del Cormorano a Baunei

28 agosto 2024
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«Ora vi immaginate la faccia di Schettino se vedesse come noi in Sardegna facciamo l’inchino?». Le parole risuonano nella grotta seguite da un silenzio agghiacciante. Mentre una motonave con centinaia di turisti a bordo sfiora pericolosamente le pareti rocciose. La frase esce dal megafono della nave. E ora la Capitaneria ha aperto un’inchiesta. 

Cosa è successo

Il video è stato pubblicato da La Nuova Sardegna, inviato da un lettore che ha assistito alla scena dal proprio gommone. Si vede una motonave di dimensioni importanti, colma di turisti, che fa il proprio ingresso nella grotta del Cormorano a Baunei. Una situazione molto rischiosa, con l’imbarcazione che arriva a sfiorare le pareti rocciose. Una mossa sbagliata e si rischia il crollo. Immagini spaventose e in barba ai divieti, alle quali si aggiunge il sottofondo musicale da “Pirati dei Caraibi” e un commento sarcastico, direttamente dal megafono della motonave: «Ora vi immaginate la faccia si Schettino se vedesse come noi in Sardegna facciamo l’inchino?». Triste riferimento al comandante Francesco Schettino, protagonista in negativo del naufragio della Costa Concordia al largo dell’isola del Giglio che portò a 32 vittime. L’autore del video spiega alla Nuova Sardegna: «Il video è del 18 agosto, c’era maltempo e ci siamo riparati qualche minuto per sistemare il tendalino. In quegli istanti abbiamo visto la scena incredibile della motonave che faceva manovra dentro la grotta sfiorando le rocce. Ci hanno intimato di allontanarci per permetterle di entrare e i turisti ci gridavano contro: “Abbiamo pagato, vogliamo vedere la grotta”».

Le indagini

La Capitaneria di porto di Olbia ha aperto un’indagine sulla manovra della motonave di una società di Cala Gonone. L'informativa sarà trasferita alla Procura di Lanusei assieme al video in cui si sentono le parole choc pronunciate dall'altoparlante del natante. Il reato ipotizzato sarebbe racchiuso nell’articolo 450 del codice penale che prevede l’arresto e la reclusione fino a due anni di «chiunque, con la propria azione od omissione colposa, fa sorgere o persistere il pericolo di un disastro, di un'inondazione, di un naufragio, o della sommersione di una nave».

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