Il Tirreno

Toscana

La risposta alle proteste

Rider multati con l’algoritmo, Just Eat accusa i lavoratori: «Poco collaborativi e non allineati»


	Una rider di Justa Eat
Una rider di Justa Eat

L’azienda difende anche le sue politiche sulla sicurezza per il caldo: «Corrieri possono chiedere pause addizionali»

24 agosto 2024
2 MINUTI DI LETTURA





La mail arriva in redazione con l’oggetto "Statement low performance". È quella con cui Just Eat intende precisare, rispetto alla vicenda dei lavoratori multati per la poca velocità, che «ha sempre mantenuto un dialogo aperto e costruttivo con le organizzazioni sindacali, e continua a farlo. L’azienda è inoltre impegnata a migliorare continuamente il trattamento dei rider, sia in termini di sicurezza che di condizioni di lavoro».

«Contestazioni a individui poco collaborativi e non allineati»

E in riferimento «a quanto riportato dalla Filt Cgil territoriale, è importante precisare che le contestazioni recentemente recapitate hanno riguardato una percentuale ridotta della flotta, individui che si sono distinti per comportamenti sistematicamente poco collaborativi e non allineati con le esigenze aziendali. Queste misure sono state adottate solo dopo ripetuti tentativi di dialogo e confronto con i lavoratori coinvolti, e rappresentano l’ultimo passo di un processo lungo, aperto e trasparente».

Per il caldo previste «pause addizionali» a richiesta

Inoltre - si legge - «le procedure aziendali sono studiate per garantire un ambiente di lavoro sicuro ed equo, considerando tutte le possibili variabili che possono influenzare il lavoro su strada. Just Eat ha sempre avuto, ed ha, come priorità la sicurezza dei rider. In riferimento al caldo, durante i mesi estivi, quando le temperature sono particolarmente elevate, Just Eat ha implementato un protocollo di emergenza che permette ai corrieri di richiedere pause addizionali per recuperare dal caldo e dalla fatica. L’azienda è costantemente in allerta rispetto alle ordinanze meteo e segue tutte le direttive istituzionali per tutelare la salute dei propri lavoratori».

Infine, Just Eat intente sottolineare che gli indennizzi relativi al rimborso chilometrico sono stati determinati in pieno accordo con le rappresentanze sindacali, nell’ambito della contrattazione di secondo livello e l’azienda rispetta pienamente tutti gli accordi e le normative. Just Eat continuerà a monitorare attentamente le condizioni di lavoro dei propri corrieri, garantendo il massimo supporto e implementando tutte le misure necessarie per rispondere alle loro esigenze e alle sfide che il lavoro di consegna comporta.

Primo piano
Guerra in medioriente

Gaza, morto un soldato con origini in Toscana: il nome e il cordoglio

Sportello legale