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Enrico Letta a “Estate con il Tirreno”: l’Europa che sarà sale sul palco di Eliopoli Summer a Calambrone

di Giuseppe Boi

	Enrico Letta passeggia sul mare del litorale pisano (foto Sestini)
Enrico Letta passeggia sul mare del litorale pisano (foto Sestini)

Martedì 30 luglio alle 21,30 dibattito sul libro “Molto più di un mercato”

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PISA. Dopo otto mesi tra le capitali e le città chiave dell’Unione europea, Enrico Letta torna a Pisa. Lo farà domani, martedì 30 luglio, alle 21,30 sbarcando a Calambrone con un bagaglio di nuove esperienze, riflessioni e proposte per l’Europa del futuro frutto di un viaggio tra i 27 paesi dell’Ue, 65 città e più di 400 incontri con rappresentanti dei governi nazionali, delle istituzioni, della società civile e delle università. Un tour non di piacere, ma su incarico del Consiglio dell’Unione europea e dalla Commissione per preparare il Piano di rilancio dell’integrazione economica.

Un Rapporto che è diventato un libro – “Molto più di un mercato-Viaggio nella nuova Europa” (Edizioni Il Mulino) – che sarà al centro de “L’estate con il Tirreno”, la serie di eventi tra politica, cronaca nera e giudiziaria, letteratura, sport e comicità che il nostro giornale organizza nell’ambito della rassegna “Eliopoli summer”. Insieme a Letta, sul palco allestito nella piazza in viale del Tirreno 361 a Calambrone saliranno il direttore del Tirreno Cristiano Marcacci, la giornalista Barbara Antoni e Valerio Martinelli, avvocato, già assessore a Montopoli in val d’Arno.

Allievo della “Scuola di politiche” fondata proprio da Enrico Letta, Martinelli è ricercatore nel Policy Observatory della Luiss Guido Carli, nell’Osservatorio sugli investimenti pubblici locali per il sostegno delle comunità giovani e della Fondazione per la ricerca economica e sociale, nonché consigliere scientifico del Presidente Nazionale delle Acli e segretario Responsabile dell’Osservatorio giuridico legislativo della conferenza episcopale toscana. Un parterre d’eccezione per un libro destinato a segnare il futuro della legislatura europea.

Il Rapporto sul futuro del mercato unico redatto da Enrico Letta è, infatti, al centro del programma illustrato a Strasburgo da Ursula von der Leyen. Non a caso, le parole della presidente della Commissione europea, rieletta pochi giorni fa, si ritrovano nelle pillole di “Molto più di un mercato” rilanciate da Letta e da Il Mulino su Instagram. Da «quando il mercato unico è nato, negli anni ottanta, l’ambiente non era ancora un tema così centrale: il mercato unico del futuro dovrà essere innanzitutto circolare» a «il mercato unico è libertà di muoversi, ma deve essere anche libertà di restare».

E ancora proposte avanzate da Letta come: «Il programma Erasmus per gli studenti universitari è il fiore all'occhiello di tutta l'idea europea, perché non estenderlo anche alle scuole superiori»; o «L'Europa è il continente più piccolo del mondo ma è difficilissimo collegare le capitali con la linea ferroviaria ad alta velocità: è uno dei punti più emblematici del problema del mercato unico europeo. Le interconnessioni tra Paesi e capitali sono fondamentali per costruire un’Europa vincente, competitiva e sostenibile». Il tutto partendo da un assunto «oggi che il mondo è grande ogni paese europeo è più piccolo: unirci è l'unico modo per non doverci chiedere se vogliamo essere una colonia degli Stati Uniti o della Cina». Un invito all’«integrazione» europea nelle comunicazioni e telecomunicazioni, nell’energia, nella difesa e nei mercati finanziari perché «l’Europa è di tutti» e, come dice Letta, «scelte comuni possono consentirci di reggere la concorrenza» in questo nuovo difficile terzo millennio.

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