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Cooperativa fallita e lavoratori non retribuiti. C’è il Fondo Garanzia Inps

di Annalisa Scura (avvocata)
Cooperativa fallita e lavoratori non retribuiti. C’è il Fondo Garanzia Inps

Per il pagamento di Tfr e crediti: i consigli dell'avvocato

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Ho lavorato come addetta alle pulizie, alle dipendenze di una cooperativa, per circa 10 anni. Di punto in bianco, la cooperativa fallisce, mi viene comunicata la cessazione del rapporto di lavoro e non ottengo il pagamento del Tfr e dello stipendio di febbraio e marzo 2024. Sono passati quasi 5 mesi e nessuno mi comunica nulla, salvo l’avvenuto fallimento. Pretendo i soldi del mio duro lavoro!
Caterina di Pisa


Non sono, purtroppo, rari i casi in cui il datore di lavoro fallisce – o, tecnicamente, viene ammesso ad una procedura concorsuale di liquidazione giudiziale, di concordato preventivo, di liquidazione coatta amministrativa o di amministrazione straordinaria (a seconda dei requisiti posseduti dalla parte datoriale, come indicati dal decreto legislativo 14/2019) – e i lavoratori ne hanno notizia solo “a fatto compiuto”, rimanendo nel dubbio relativo al pagamento delle ultime mensilità di retribuzione e del Tfr maturato in costanza di rapporto di lavoro.

In questi casi, ricevuta la comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro e, successivamente, ricevuta la comunicazione di apertura della procedura concorsuale (qualunque essa sia), è bene che il lavoratore si attivi tempestivamente per comunicare – a propria volta – l’esistenza del proprio credito al “gestore della procedura” (curatore, commissario liquidatore, ecc.): si tratta, sempre tecnicamente, della cosiddetta domanda di insinuazione al passivo, da proporsi secondo tempi, contenuti e modalità dettagliatamente prescritti dalla citata legge, personalmente o attraverso un intermediario (avvocato, commercialista, patronato).

Una volta che il credito del lavoratore sia stato ammesso allo stato passivo della procedura concorsuale – circostanza che viene sempre comunicata dal “gestore della procedura” al lavoratore mediante l’inoltro dello stato passivo esecutivo al domicilio digitale indicato nella domanda di insinuazione al passivo –, non è richiesto al lavoratore di attendere la liquidazione del patrimonio societario eventualmente esistente, ma gli è possibile ottenere il pagamento del Tfr e delle retribuzioni direttamente da parte dell’Inps: l’istituto, successivamente, si sostituirà (si surroga) al lavoratore nella procedura concorsuale.

Possono chiedere l’intervento del Fondo di Garanzia Inps tutti i lavoratori dipendenti che abbiano cessato il rapporto di lavoro a causa di apertura di una procedura concorsuale del datore di lavoro.

La domanda di intervento al Fondo di Garanzia Inps – da presentarsi sul portale Inps online, personalmente o sempre attraverso un intermediario – può essere depositata a partire dal 31° giorno successivo alla data di deposito dello stato passivo esecutivo e deve comprendere l’indicazione e allegazione della copia autentica dello stato passivo esecutivo, il modello cosiddetto SR52 che riporta le informazioni utili alla liquidazione del credito di lavoro, la copia della domanda di ammissione allo stato passivo completa di documentazione ed eventualmente anche le buste paga rimaste insolute.

A seguito del deposito della domanda, il Fondo di garanzia riconosce al lavoratore il pagamento del trattamento di fine rapporto e delle retribuzioni maturate negli ultimi tre mesi del rapporto di lavoro, compresi i ratei di tredicesima, l’indennità per ferie non godute e le somme dovute a titolo di prestazioni di malattia e maternità, e sempre a condizione che tali somme rientrino nelle ultime tre mensilità comprese nei dodici mesi che precedono l’apertura della procedura concorsuale.

Restano, dunque, escluse dal pagamento del Fondo di garanzia l’indennità di preavviso, l’indennità per ferie non godute maturate in altre mensilità ed eventuali altre prestazioni.

Servizio sportello legale: Il Tirreno si avvale della competente e qualificata collaborazione dello studio legale Depresbìteris-Scura. I professionisti di questo studio rispondono settimanalmente ai quesiti che arriveranno a sportellolegale@iltirreno.it.

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