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L’intervista

Dalli (Compagnia Impresa Lavoratori Portuali): «Bene l’automotive, ma non siamo ancora ai livelli pre-pandemia»

di Iacopo Simoncini

	Marco Dalli
Marco Dalli

Il bilancio delle attività per il settore dell’automotive, elemento trainante per i traffici commerciali del porto di Livorno

20 giugno 2024
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LIVORNO. Intervista a Marco Dalli, presidente della Compagnia Impresa Lavoratori Portuali. Guardando al 2023 e all’anno in corso, il massimo esponente della Cilp traccia un bilancio delle attività per quanto riguarda il settore dell’automotive, da sempre elemento trainante per i traffici commerciali del porto di Livorno.

Il 2023 ha registrato numeri importanti per l’automotive. I primi sei mesi di questo 2024 confermano questo trend?

«Nello scorso anno il mercato delle auto a livello di immatricolazioni in Italia è stato caratterizzato da un costante trend di crescita che a fine anno ha segnato un circa +19% rispetto al 2022. Nonostante ciò, il totale delle immatricolazioni (circa 1.565.000) è risultato ancora molto inferiore a quello del 2019 quando si era sfiorata quota 2 milioni. La fotografia dei volumi operati nello scalo livornese ci restituisce un’immagine analoga a quella del mercato nazionale; infatti, lo scorso abbiamo assistito ad un aumento dei volumi di circa il 12% rispetto al 2022, restando però ancora molto lontani da quelli del 2019 (-14% circa). Cilp nel 2023 ha raggiunto risultati molto soddisfacenti, toccando le 380.000 auto movimentate, con un +18% rispetto al 2022, anno nel quale si era già tornati sopra i livelli del 2019. I primi cinque mesi di questo anno, in Cilp abbiamo una lieve flessione dei volumi operati (-9%) rispetto al periodo gennaio-maggio 2023, mantenendo una media mensile che supera le 32.000 auto movimentate».

Avete avuto problemi a trovare spazi? Ce ne sono a sufficienza per parcheggiare le macchine fuori dal porto o si rischia una situazione di congestionamento delle aree?

«L’altro fattore che ha caratterizzato il 2023 è stato rappresentato dal rilevante incremento delle soste a piazzale portuale, connesso al congestionamento dei piazzali retroportuali e, più in generale, degli spazi dedicati alla logistica automotive. Nel 2023 per Cilp il significativo incremento dei volumi operati, associato alla dilatazione delle soste – mediamente quasi raddoppiate – ha comportato temporanee situazioni di intasamento che via via sono state risolte, grazie all’impegno dell’Autorità di Sistema Portuale e alla fattiva collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti nella filiera logistica dell’automotive. Quest’anno siamo pienamente in grado di far fronte alle esigenze del mercato, disponendo di aree in tre differenti terminal del Porto di Livorno».

La crisi di Suez ha in qualche modo avuto o sta avendo effetti per quanto riguarda il traffico dell’automotive?

«È certamente vero che le tensioni nel Mar Rosso hanno influito anche sul settore automotive. Tutte le recenti analisi, affermano che proprio questo sia uno degli ambiti che maggiormente ha risentito della crisi di Suez. I player del settore lamentano principalmente un allungamento dei tempi di consegna, un aumento dei noli e, in generale, una maggiore difficoltà di pianificazione per tutta la filiera. In questo scenario, lo scalo livornese ha dimostrato comunque un’ottima capacità di resilienza, mantenendo una buona stabilità dei volumi in arrivo».

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