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Qualità della vita in Toscana, le province costiere crollano. I motivi dell’exploit di Prato

Qualità della vita in Toscana, le province costiere crollano. I motivi dell’exploit di Prato

La classifica 2023 del Sole 24 Ore vede una buona tenuta per le province del centro. La prima rimane Firenze, poi Pisa e Siena

04 dicembre 2023
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Le province del centro della regione che tengono, quelle della costa che crollano. In un clic è questo il punto in Toscana della classifica di “Qualità della vita” redatta per il 2023 dal Sole 24 Ore. Due esempi per tutti danno un’idea: le 17 posizioni che perde la provincia di Grosseto, che finisce 74esima, tra le peggiori 40 province d’Italia; e, dal lato positivo, il rilancio di Prato che guadagna 14 posizioni e si piazza 31esima, quarta provincia in assoluto tra le toscane.

Le prime tre province toscane in classifica


La prima posizione regionale la tiene ancora il capoluogo Firenze. con un ottimo sesto posto nazionale, anche se in decrescita rispetto al terzo  dello scorso anno. A penalizzarla molto è l’indicatore su “Giustizia e sicurezza” che fa registrare un -16 e la pone tra le ultime 10 province d’Italia. Al secondo posto, appena fuori dalle prime 20, c'è Pisa. Era decima nel 2022, ora è 21esima. Rimane un buon posizionamento complessivo, ma tra chi occupava i primi posti lo scorso anno è uno dei cali più vistosi. Qui non è il capitolo “Giustizia e sicurezza” a pesare, anzi, c'è un miglioramento seppure minimo (78esima posizione rispetto all’83esima del 2022). Il calo della provincia pisana è determinato in misura maggiore dagli indicatori “Ambiente e servizi”, che vanno dalla qualità della vita per fasce anagrafiche e di genere, al tasso di digitalizzazione delle amministrazioni fino alle fonti rinnovabili presenti sul territorio. Medaglia di bronzo regionale, quindi terzo posto in classifica, per Siena. Ma qui siamo in presenza di un tracollo, con ben 26 posizione perse e un tracollo al 30esimo posto dal quarto dello scorso anno (in termini nazionali). E a insediarla c’è Prato.

I buoni risultati del centro

La provincia del tessile è l’esempio più lampante di questa dinamica. Un più quattrodici che la proietta vicina alle prime 30 province italiane per qualità della vita, con indicatori positivi per quanto riguarda la ricchezza, i consumi, giustizia e sicurezza. Ed è quarta in Toscana. Alle sue spalle Arezzo, che pur perdendo 8 posizioni, rimani entro le prime 50 italiane (45esima) e quinta in regione. Mentre, come vedremo, Lucca perde 16 posizioni e si ritrova al 63esimo posto, Pistoia regge alle sue spalle, 64esima in Italia e settima in regione (sesta è appunto Lucca). E dà senso alla complessiva tenuta della parte centrale della regione. In p

I dolori della costa

Brutta prestazione per la provincia costiera più rilevante della regione: Livorno scivola indietro di 14 posizioni nella classifica generale, è 66esima in Italia, contro il 52esimo posto dello scorso anno. Ottava in Toscana. “Affari e lavoro” appesantiscono molto le performance della provincia labronica e risultati negativi arrivano anche dal fronte “Giustizia e sicurezza”. Con sei posizioni perse, anche Livorno come Firenze è tra le dieci province con i peggiori risultati in questo campo. E anche in fanalini di coda sono della parte costiera della Regione, notevolmente distanziate dalle migliori per risultati e avviluppate in una spirale negativa da diversi anni che non sembra 

Crollano anche Massa-Carrara (nona) e Grosseto (decima e ultima), l’estremo nord e l’estremo sud della regione Toscana. Meno 12 per il territorio dove ci sono le alpi Apuane e meno 17 per la provincia che ospita la Maremma. Ricchezza, lavoro, ambiente e servizi – storicamente ferite importanti in questi territori – mostrano una dinamica in peggioramento (con varie differenze) e che da tempo non dà segnali di ripresa.

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