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Chef più influenti d’Italia, chi sono i toscani nella classifica di Forbes


	Da sinistra Cristiano Tomei, Enrico Bartolini, Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini e Stefano Terigi
Da sinistra Cristiano Tomei, Enrico Bartolini, Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini e Stefano Terigi

La lista è stata stilata da una giuria capitanata dalla direttrice di “La cucina italiana”, Maddalena Fossati Dondero. Tra i criteri la reputazione mediatica degli chef, le loro connessioni sociali, i risultati e i riconoscimenti

28 giugno 2024
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C’è anche un po’ di Toscana nella classifica degli chef più influenti della cucina italiana di Forbes Italia. Su 25 cuochi di fama internazionale due sono toscani e altri quattro toscani hanno ricevuto uno degli otto premi speciali.  

La premiazione della prima edizione dei Forbes Most Powerful Chef si è svolta alle cantine Bellavista a Erbusco, in provincia di Brescia, dove erano riunite le persone più influenti nel mondo gastronomico italiano. La classifica è stata stilata da una giuria qualificata e capitanata dalla direttrice di “La cucina italiana” Maddalena Fossati Dondero, promotrice della candidatura della cucina italiana a Patrimonio dell’umanità insieme a Casa Artusi, Accademia italiana di cucina e al Collegio Culinario. Tra i criteri di selezione la reputazione mediatica degli chef, le loro connessioni sociali, i risultati e i riconoscimenti ottenuti nella creazione di valore.

Il podio

Al primo posto Massimo Bottura definito nella motivazione del premio «il sostenitore ante litteram del valore culturale della cucina italiana. Il cuoco italiano più conosciuto al mondo e con le sue tante attività ha definito l’inclusività come sistema». Al secondo posto del podio chef Antonino Cannavacciuolo – che a Terricciola (Pisa) ha il suo ristorante “Laqua Countryside” – e al terzo la famiglia Cerea dei ristoranti “Da Vittorio”, il principale a Brusaporto (Bergamo).

Chef Enrico Bartolini di Pescia

Al quinto posto di questa prestigiosa classifica si è piazzato Enrico Bartolini, chef originario di Castelmartini in provincia di Pistoia. Bartolini, 50 anni, diplomato alla scuola alberghiera di Montecatini, è l’unico chef nella storia della Guida Michelin ad aver conquistato quattro Stelle in un sol colpo. Attualmente ha nove ristoranti, due in Toscana: MUDEC-Museo delle Culture di Milano, Villa Elena (Bergamo), La Trattoria (Castiglione della Pescaia), Glam (Venezia), Locanda del Sant’Uffizio (Monferrato), Poggiorosso (Borgo San Felice – Siena), Milano Verticale, Il Fuoco sacro (San Pantaleo), Bluh Furore (costiera amalfitana). «Maestro dell’archetipo – si legge nella motivazione del premio di Forbes – Un mentore, una capacità indiscutibile di formare talenti, Enrico è uno chef unico nell’inventare un sistema virtuoso di riconoscimenti». 

Chef Cristiano Tomei di Viareggio

Al 22esimo posto c’è chef Cristiano Tomei, 49 anni, di Viareggio. Lavora nel suo ristorante “L’Imbuto” “nato” all’interno del museo di arte contemporanea di Lucca e poi trasferito a Palazzo Pfanner sempre a Lucca. Forbes lo definisce «l’audace». «Creativo, coraggioso, fedele a se stesso, non cerca mai scorciatoie e resta sempre coerente con la sua personalità – continua la giuria - Pochi compromessi, una presenza sulla sua città preponderante». 

Premi speciali agli chef del Giglio (Lucca) e a Fulvio Pierangelini (Firenze)

A portare a casa i premi speciali di Forbes sono stati Lorenzo Stefanini, Benedetto Rullo, Stefano Terigi di Lucca, chef stellati del ristorante il Giglio nel centro della città. «Dividono la stessa cucina e nella loro città, Lucca, realizzano sogni e buoni sapori, insieme», questo il testo della motivazione. Premio speciale anche a Fulvio Pierangelini, di origini romane ma toscano d’adozione. Fino al 2008 è stato alla guida del ristorante “Il Gambero Rosso” (due stelle Michelin) di San Vincenzo (Livorno). Pierangelini gestisce diversi ristoranti per il gruppo Rocco Forte tra cui l’hotel Savoy di Firenze. 

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