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Il caso

Chiusa la Bussola, dopo la discoteca resta deserto anche lo stabilimento balneare: i motivi e gli scenari

di Luca Basile

	Lo stabilimento balneare
Lo stabilimento balneare

Versilia, guerra di carte bollate: locale e spiaggia “abbandonate”, ma lunedì 1 luglio potrebbe essere il giorno della svolta

27 giugno 2024
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PIETRASANTA. Quello che resta in scia all’albore dell’estate è una discoteca chiusa (un’altra, dopo il Seven Apples) alla clientela da mesi e una spiaggia abbandonata al proprio destino. Fa un “effettaccio” vedere la Bussola di Focette in queste condizioni: fa un “effettaccio” perché non c’è stata estate, in Versilia, che non abbia visto il locale e lo stabilimento balneare pensato e immaginato da Sergio Bernardini recitare da protagonista. Poi fra concessionario-proprietario (Gherardo Guidi, patron peraltro della Capannina di Forte dei Marmi) ed ex gestori (la famiglia Angeli) qualcosa è andato storto: siamo alle carte bollate e a fare chiarezza sarà un giudice.

Ma i tempi si annunciano lunghi, la questione è complessa e il rischio di vedere scorrere i titoli di coda della stagione senza una serata con ugole festanti in Bussola è più che concreta. Gherardo Guidi preferisce posticipare di qualche ora ogni commento anche se dice di lavorare «alla riapertura, già nei prossimi giorni, dello stabilimento balneare. La discoteca? Lì è più lunga e non è il momento di parlarne. Arrivederci».

La questione

Nessun cenno di risposta, invece, dai vecchi gestori: la questione, come da premessa, è tutta in divenire e le parole, a quanto pare, hanno un loro peso. Ma il peso, e che peso, che grava sul litorale che si allunga dalle parti di Focette, è l’immagine decadente di questo tempio della musica quale appunto fu, e non solo negli anni più belli di Bernardini, la Bussola. Gli anni di Fabrizio De Andrè, Lola Falana, Marlene Dietrich, Mina, Tom Jones, Ray Charles, Aretha Franklin, Raffaella Carrà, Louis Armostrong, Adriano Celentano e ancora e ancora: certo, da qualche decade a questa parte su quella Bussola il sipario era oramai calato lasciando il posto a una programmazione come si dice, più “easy” e poi ancora nel segno dei giovani, dei giovanissimi con nottate di musica trap che, nelle ultime stagioni, avevano mandato in visibilio un popolo di ragazzini e in travaso di bile tutto l’abitato d’intorno. Ma almeno il locale era ancora pulsante, così come la sua spiaggia.

Cosa può succedere

Oggi no, oggi siamo ai ricordi silenziati, alle insegne nebulizzate, al fogliame che fa cumulo anche se l’autunno è ben al di là dal venire. Poi ti affacci sulla spiaggia e la desolazione ti assale: là dove il leggendario fotografo Colombo si appostava per scattare le foto al personaggio di turno è tutto sbarrato. E la spiaggia fino a un anno fa incorniciata fra tende e ombrelloni è oggi un arenile libero, con cespugli di rifiuti, dove fanno tappa tutti coloro che non hanno voglia di spendere soldi per affittare una zona d’ombra. Manca anche la sorveglianza in mare: grave, gravissimo, tanto che la Capitaneria ha scritto al Comune per chiedere lumi, «ma la Bussola è aperta o non è aperta. Perché se è aperta e non controlla in mare – la sostanza della questione – bisogna che prendiate dei provvedimenti».

E il sindaco Alberto Giovannetti i provvedimenti li ha preannunciati. «Lunedì primo luglio – ha detto – incontro il proprietario: se mi presenta un piano con annessa sorveglianza, bene, altrimenti daremo il via alla procedura di revoca della concessione». E intanto, a pochi chilometri di distanza, Flavio Briatore con il suo Twiga spopola e gongola. Un altro mondo. Un’altra Versilia.

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