Il Tirreno

Toscana

L’evento

Palio di Siena, vince la Selva: Giovanni Atzeni è nella storia. Chi è il fantino dei record


	Foto Massimo Sestini
Foto Massimo Sestini

Quinto successo di fila per Tittia, decimo in assoluto: ora è una leggenda. Dal corteo storico alla sfida in Piazza del Campo: i momenti salienti della carriera del 2 luglio

02 luglio 2023
5 MINUTI DI LETTURA





SIENA. Giovanni Atzeni suona la decima e, con il cavallo Violenta da Clodia, porta la Selva alla vittoria del Palio di Siena. Per “Tittia” è la quinta vittoria di fila in Piazza del Campo, un risultato senza precedenti quello centrato dal fantino, un vero fuoriclasse. Una carriera condotta dall’inizio alla fine: solo la Torre è riuscita a tenere il passo, ma per poi cedere nel finale. Per la Selva è il Palio numero 40, per Atzeni un capolavoro che non è mai stato in discussione.

LA CARRIERA

La partenza della corsa è avvenuta dopo 45 minuti dall'ingresso dei cavalli in piazza del Campo, registrando un perfetto allineamento al canape, con la Contrada della Chiocciola di “rincorsa”. Quattro i cavalli "scossi” giunti al traguardo: sono caduti sulla pista di tufo i fantini dell'Istrice, della Chiocciola, della Giraffa e dell'Onda. La vittoria al traguardo della Selva ha fatto scoppiare immediatamente in piazza la festa dei contradaioli, che hanno conquistato il Drappellone dipinto dall'artista molisano Roberto Di Jullo. Il cavallo Violenta da Clodia con Tittia sono stati portati nella basilica di Santa Maria in Provenzano per festeggiare il trionfo con il Te Deum. Le dieci contrade che si sono date battaglia in piazza del Campo erano Istrice, Drago, Torre, Chiocciola (di rincorsa), Aquila, Giraffa, Selva, Onda, Nicchio e Tartuca. 

IL CAMPIONE ALLEVATO DA TRECCIOLINO

“Tittia” ricorda l’espressione che proferiva il giovane Atzeni nelle mattine d’inverno dopo esser venuto in Toscana dalla Sardegna per imparare il mestiere del fantino dal maestro Luigi Bruschelli detto “Trecciolino”; Tittia, infatti, è un modo sardo per dire che fa freddo.


IL RACCONTO MINUTO PER MINUTO

ORE 20,12. PARTITI!

ORE 20,11. I CAVALLI RIENTRANO CON IL PRIMO ORDINE

Onda, Torre, Selva, Istrice, Drago, Tartuca, Aquila, Nicchio, Giraffa e Chiocciola di rincorsa. 

ORE 20,08. LA TORRE SI SPOSTA

Onda, Selva, Torre, Istrice, Drago, Tartuca, Aquila, Nicchio, Giraffa e Chiocciola di rincorsa. 

ORE 20,05. FISCHIA LA PIAZZA

Fischi per la Chiocciola, la contrada di rincorsa non vuole saperne di entrare.

ORE 19,55. LA RINCORSA NON ENTRA

Il cavallo della Chiocciola non entra (di ricorsa), nonostante un buon allineamento e una rivale al suo posto. Il mossiere chiamati tutti i fantini fuori.

ORE 19,47. LA MOSSA

C’è nervosismo nella parte più vicina allo steccato. 

ORE 19,39. L’ORDINE AL CANAPE

Onda, Torre, Selva, Istrice, Drago, Tartuca, Aquila, Nicchio, Giraffa e Chiocciola di rincorsa. 

ORE 19,35. I CAVALLI SONO IN PIAZZA

I 10 cavalli protagonisti della carriera sono in piazza.

DAL CORTEO STORICO ALLA CARRIERA

ll corteo storico del Palio di Siena ha fatto l'ingresso in piazza del Campo alle 17.20, in perfetto orario secondo il tradizionale programma. Al termine del corteo, alle 19.30, i cavalli delle dieci Contrade che correranno la carriera del Palio usciranno dal Cortile del Podestà di Palazzo Pubblico. Il corteo storico precede la corsa del Palio come solenne coreografia civica, storica e trionfale. Nella sua forma odierna è una raffigurazione commemorativa delle istituzioni, dei costumi e della grandezza dell'antica Repubblica Senese, con speciale riguardo per le Contrade, che ne formano la parte principale con i loro gruppi di monturati detti Comparse. Il Corte Storico che oggi sfila in Piazza del Campo comprende 14 gruppi per un totale di quasi settecento figuranti.

Il corteo storico entra in Piazza del Campo al primo rintocco di "Sunto", il campanone sulla Torre del Mangia dedicato nel 1665 all'Assunta, patrona e regina della città. E' il più recente esemplare di una serie di "campane del popolo" la più antica di esse fu portata sulla Torre nel 1344. Diciassette coppie di Alfieri - portainsegne giocatori di bandiera - sostando in punti stabiliti della Piazza e seguendo il rullo dei tamburi eseguono le "sbandierate" che culminano in una spettacolare "alzata" finale. Tra una sosta e l'altra le Comparse sfilano al rullo del "passo della Diana"; i musici di Palazzo suonano la marcia del Palio del maestro Formichi e i trombetti del Comune eseguono gli squilli della festa sulle chiarine d'argento. Il punto centrale del Corteo è il passaggio del carroccio, moderna controparte del carro trionfale della Repubblica sul quale è il Palio, drappellone di seta dipinta, premio della Carriera. Terminato il giro della Piazza, i figuranti prendono posto sul palco delle Comparse, il Palio è issato sul palco dei giudici e i diciassette alfieri eseguono al rullo del proprio tambuto, la sbandierata della Vittoria (introdotta alla conclusione della prima guerra mondiale). Scoppia poi il mortaretto e i fantini escono a cavallo dall'Entrone del Palazzo Comunale. Inizia la Carriera.

LE FAVORITE

Al termine del Corteo Storico in piazza del Campo, alle 19.30, i cavalli delle Contrade usciranno dal Cortile del Podestà di Palazzo Pubblico per correre la corsa. La contrada vincitrice otterrà il Drappellone dipinto per l'occasione dall'artista molisano Roberto Di Jullo.

Tra le contrade favorite figurano l'Onda, con il cavallo Viso d'angelo montato dal fantino Carlo Sanna detto Brigante e la Torre con il cavallo Zio Frac con fantino Giuseppe Zedde detto Gingillo. Super favorita è la Selva, con il cavallo Violenta da Clodia montato dal fantino Giovanni Atzeni detto Tittia. Una eventuale vittoria di Tittia sarebbe per il fantino la decima affermazione personale al Palio e la quinta consecutiva (un vero e proprio record nella storia senese).

Tittia ha corso 39 Palii e ne ha vinto 9, quattro dei quali consecutivi: nel 2019 con la Giraffa e la Selva e nel 2022 (dopo lo stop di due anni per Covid) con il Drago e il Leocorno.

Primo piano
La tragedia

Muore a 34 anni in montagna sotto gli occhi della fidanzata: chi era Daniele, l'empolese che amava scalare e i cani

di Francesco Turchi