Il Tirreno

Toscana

Amministrative 2023

Susanna Ceccardi (Lega) fa neri gli alleati di Fratelli d’Italia: «In Toscana hanno spaccato la destra»


	Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega
Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega

La big del Carroccio attacca duramente le scelte di dividersi al voto in diverse città: «Hanno spaccato la coalizione, noi abbiamo cercato di ricucire»

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FIRENZE.  «A Massa il volto della città è cambiato, la cittadinanza era assolutamente favorevole a Francesco Persiani. La scelta di Fdi che ha spaccato il centrodestra è stata assolutamente incomprensibile per la nostra base». Ora "dobbiamo spiegare in questi 15 giorni agli elettori, anche di Fratelli d'Italia, che l'unica alternativa alla sinistra è Francesco Persiani. Ma credo che ci riusciremo bene". A destra volano gli stracci e l'analisi dell'europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi, è di quelle che faranno discutere. Un po' perché il fuoco amico è quello che fa sempre più male, un po' perché l'ex sindaca di Cascina è un peso massimo del Carroccio in Toscana.

"Purtroppo- ha aggiunto durante la rassegna stampa di Toscana Tv- le esperienze negative in questa tornata elettorale non si limitano a Massa e a Campi Bisanzio, ma anche a Pietrasanta, dove Fratelli d'Italia non ha sostenuto Stefano Giovannetti", che sostenuto da Lega e Forza Italia, andrà al ballottaggio col 45,4 %, mentre il candidato di FdI ha preso l'11,3%. Fdi, prosegue, "ha deciso di spaccare la coalizione in diversi Comuni, scelta divisiva che non li ha premiati. A Massa sono arrivati terzi, noi primi come Lega in coalizione con Forza Italia e civici", Insomma, quella di Fdi "è una scelta poco comprensibile, che noi abbiamo cercato di ricucire fino all'ultimo. La dirigenza nazionale e regionale di Fdi in fase di accordi prima delle elezioni amministrative ha scaricato sul livello locale la responsabilità delle scelte, sostenendo che non fossero in grado di imporgli un accordo di coalizione. Spero che d'ora in poi abbiano un dialogo maggiore con la loro dirigenza locale e riescano ad evitare scelte distruttive per tutta la coalizione". 

Al primo turno «sono voluti andare da soli per misurarsi e contarsi. Questa conta è andata male e ha dimostrato, ancora una volta, che quando si guida una coalizione bisogna essere responsabili, perché altrimenti si mandano al macero tanti anni insieme di buongoverno e si fa vincere il Pd», conclude.

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