L’incidente
Dalla Svizzera alla Toscana: Tonie, Philippe e il loro vino in “edizione limitata”
Passione per vino e ambiente: 35 ettari e tante varietà
Sono arrivati in Toscana una dozzina di anni fa, armati di curiosità e passione. Passione per la vite, il vino e per la terra scelta per piantarci tende e radici, e curiosità rispetto a una location ove tradurre in pratica i loro desideri.
La storia
È così che Tonie e Philippe Bertherat, svizzeri, moglie e marito, hanno dato vita a Fabbrica, tra le colline che affacciano sulla magìa architettonica di Pienza, in Val d’Orcia, con 35 ettari di vigneto da subito orientati al biologico e assortiti con una laicità che mixa senza pregiudizi memorie del paese di provenienza e tipicità della terra d’approdo. Ecco allora alternarsi (ciascuno nella posizione più adatta) filari di Viognier, Roussanne, Marsanne, Syrah da un lato e Vermentino e Sangiovese dall’altro.
La produzione
Qualità nel mirino e produzione misurata (35mila bottiglie annue di media) la scelta. Corredata da una sensibilità ambientale che va ben oltre la stessa opzione biologica e investe la scelta di autoprodurre (con il solare) l’energia necessaria, l’uso di acqua piovana di recupero e la cantina progettata col minimo impatto e il massimo uso di materiali ecocompatibili, inclusi quelli della colorata installazione in pietra che accoglie i visitatori. Attenzione anche alla mobilizzazione dei prodotti. E dunque bottiglie leggere, poco sughero, materiali riciclabili per il packaging: tutto teso a ridurre impronta carbonica e impatto complessivo. Tante (come le varietà allevate) le etichette prodotte: una dozzina, con dentro monovitigno (Viognier, Syrah, Sangiovese), i tagli previsti dalla Doc Orcia, un giovanile petnat e blend totalmente originali per il territorio.
“Edizione limitata”
Come il Menrva, Roussanne e Marsanne in parti uguali, metà uve diraspate e macerate per 4 giorni e metà diraspate e pigiate direttamente. Mernva fermenta in legno (tonneau non nuovi) e vi resta per un anno per trasferirsi poi, assemblato, per nove mesi in cemento. Sapido e intenso, e insieme variopinto e intrigante sotto il profilo aromatico (la palette di profumi con cui si presenta farà di certo divertire chi va a caccia di riconoscimenti) soddisfa sia a tavola che come calice da piacere. Tirato in soli 3.500 pezzi, ha prezzo (sui 35 euro) commisurato a cure e ambizione.