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Moby, pranzo di gala per il Meyer: chi sono gli undici chef “al timone” e come partecipare

di Claudio Mollo
Moby, pranzo di gala per il Meyer: chi sono gli undici chef “al timone” e come partecipare

Una task force di cuochi e pasticcieri (di cui cinque stellati) protagonisti dell’evento sulla nave traghetto più grande del mondo. Il 20 ottobre tutti a bordo con Moby e Il Tirreno. E un obiettivo nobile: aiutare l’ospedale fiorentino dei bambini

30 settembre 2024
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Si chiama "Tra Cielo e Mare" e sarà un’esperienza unica, tutta da vivere e assaporare. L’iniziativa, la cui organizzazione fa capo a un pool sinergico costituito da Il Tirreno, Moby, Fondazione Meyer, Ligabue since 1919, Fisar (delegazioni Livorno e Le Due Valli) e Confcommercio Provincia di Livorno, è in programma domenica 20 ottobre dalle 11,30. Ormeggiata al porto di Livorno ci sarà la nave traghetto più grande del mondo di Moby pronta ad ospitare un evento all’insegna della solidarietà e dell’alta cucina e della rivisitazione dei piatti tipici del territorio. Sarà possibile degustare le specialità della cucina toscana abbinate ad alcuni tra i migliori vini della zona, preparate e interpretate da undici chef e pasticceri d’eccellenza (qui per partecipare).

Ma chi sono gli autori del bellissimo menu che darà vita al pranzo di domenica 20 ottobre sulla super nave Moby? Proviamo a raccontare qualcosa di loro per presentarli al pubblico.

Un viaggio gourmet

Partiamo dal nord della Toscana e scendiamo pian piano verso sud, iniziando a raccontare qualcosa di Valentino Cassanelli e il suo bellissimo regno, il ristorante “Lux Lucis”, Stella Michelin, all’interno dell’hotel Principe di Forte dei Marmi, struttura fascinosa, tutta, dall’ingresso, al ristorante, salendo su fino al meraviglioso attico, sul quale, in certe occasioni, la cucina di Valentino acquista ancora più magia. Una cucina creativa, bella, studiata con attenzione, che si focalizza sul territorio che lo circonda, con la cultura e i prodotti del territorio che caratterizzano la sua cucina, gustosamente sostenibile, come piace dire a Valentino quando parla della sua filosofia gourmet.

Ci spostiamo di poco e facciamo un’altra sosta molto interessante, a Pietrasanta, poco fuori dal centro, al riparo della confusione e dal traffico, in un vecchio frantoio, meglio conosciuto come “La Martinatica”. Un locale ”cult”, dove si mangia, una cucina elegante e di pregio, prevalentemente di mare, dove non è così scontato trovare posto, soprattutto in estate, viste le lunghe liste di attesa quotidianamente presenti. Francesco D’Agostino, chef e proprietario, è da diversi anni ormai, con il suo ristorante, un vero e proprio mito della ristorazione versiliese, con una bellissima mano felicemente accompagnata da una tecnica evoluta e una filosofia di accoglienza, davvero unica.

Sapore di Versilia

Da Pietrasanta a Viareggio bastano pochi chilometri, e Nicola Gronchi, creativo fuoriclasse con importanti precedenti stellati è attualmente al timone della cucina di un icona della grande ristorazione italiana, il ristorante “Romano” di Viareggio, altra Stella Michelin. Nei suoi piatti, il sapore, la tecnica e l’anima di uno chef giovane che ha ancora molto da raccontare, ma che già rappresenta una delle vette in fatto di alta ristorazione. Vere e proprie esperienze gourmet, più che cene o pranzi, quelle che si fanno quando si va a trovarlo da Romano.

Ci spostiamo poi nell’entroterra e approdiamo a Cerreto Guidi nella suggestiva tenuta di Villa Petriolo, resort di lusso e angolo di paradiso, incastonato nelle campagne empolesi, che produce eccellenze alimentari e custodisce nei suoi 180 ettari, cereali, vini e anche allevamenti di pregio. Cose preziose, tutte a disposizione del ristorante “PS” di Stefano Pinciaroli, che va ad impreziosire l’intera struttura, dove non manca neanche la SPA e altri importanti servizi. Altra esperienza culinaria di grande pregio e valore alimentare, non a caso, a fianco del nome del ristorante spicca una bella “Stella Verde Michelin”.

Vicino, a Santa Croce sull’Arno, invece troviamo Paolo Seghetti ed Elena Comparini, i pasticcieri che confezioneranno il dessert, parte importante di un pranzo o di una cena, perché chiudendo, come ultimo assaggio, è quello che rimane molto impresso, spesso più di altri piatti salati. Paolo con una felicissima crescita personale, fino ad arrivare ad oggi, artista del dolce, riconosciuto fra i nomi emergenti della pasticceria toscana, Elena con trascorsi noti, al fianco di grandi chef e personaggi del settore. Con loro, una festa di dolcezze, dove, il prodotto di eccellenza che esce dalle lavorazioni, non lascia dubbi. Arte pasticcera in generale, in più a lievitati e grandi lievitati. Li potete trovare nella Pasticceria Vacchetta in centro a S. Croce sull’Arno.

Il gusto pisano

Saliamo poi sulle belle colline pisane, spostandoci a Palaia, dove ci sono Juri Zanobini e Adriano Civitillo, il primo, chef e proprietario e l’altro importante figura, “alter ego” del primo, entrambi al comando della cucina dell’Antica Farmacia, ristorante emergente, con pochi coperti, super curati, che in questi ultimi 3 anni ha fatto molto parlare di se, con la cucina in netta scalata nel panorama provinciale e del resto della Toscana. Un esperienza gourmet, dove toscanità, fantasia e sapori si fondono in intriganti proposte culinarie in continua evoluzione.

Allunghiamo fino a Lucca, dove Claudio Togni, oste e proprietario della “Bottega di Anna e Leo” e grande conoscitore delle antiche tradizioni gastronomiche lucchesi, si occuperà dell’aperitivo, con una sua selezione di carni e salumi lucchesi, con profumate pennellate di Garfagnana. Un’osteria, la sua, in via San Frediano, in pieno centro storico di Lucca, ricca di profumi e sapori tipici, di cui va fiero, vista la notorietà di cui gode, in quanto a cucina e simpatia.

Sul mare di Bibbona

Terminiamo il nostro viaggio fermandoci a Marina di Bibbona, nel ristorante La Pineta, altra Stella Michelin, dove i fratelli Andrea e Daniele Zazzeri, portano avanti con orgoglio il lavoro iniziato tanti anni fa dal babbo, Luciano, nome arcinoto della ristorazione toscana e di oltre regione, ma soprattutto del litorale livornese. Ultimo tratto di pineta, poi la battigia e di fronte il mare. Storico ristorante di pesce della famiglia, con una cucina classica, ricca di piacevoli pennellate creative, con il punto fermo dell’incredibile qualità del pescato, gestito nelle diverse cotture, con naturalezza e bontà. Aspetto questo che ha sempre conquistato il pubblico, insieme all’ambiente, particolare e un po’ vintage.


 

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