La guida
Un mondo di libri e grandi autori a Firenze con Testo
Gli stand di 107 case editrici, incontri, conferenze, presentazioni per un viaggio interattivo. Fra i tantissimi ospiti Scott Turow, Amélie Nothomb, Niccolò Ammaniti, Daria Bignardi
Il Salone del libro a Firenze si chiama "Testo". La piattaforma lanciata lo scorso anno da Pitti Immagine, sulla spinta della libreria Todo Modo, si è rivelata una passerella vincente. Tanto che ora, alla seconda edizione, in scena da oggi (venerdì 24) a domenica sotto le navate della Stazione Leopolda, sfodera numeri da capogiro.
In campo 107 editori
Bastano i principali a dare conto delle aspettative, vuoi degli organizzatori vuoi dei partecipanti: sono 107 le case editrici, piccole grandi medie, più o meno indipendenti, che sfileranno negli spazi della Leopolda, equamente divisi fra tutte indipendentemente dal blasone, e altrettanti gli addetti ai lavori accreditati, invitati a confrontarsi e dialogare col pubblico per fare del libro una creatura viva, non più oggetto avvolto da un’aura di mistero, quanto il risultato di un sistema, di una catena di montaggio insieme tecnica e artistica, di un processo dalle molte voci e dai molteplici contributi che ne segna la rotta prima dello sbarco in libreria.
Il lungo viaggio del libro
Perché "Testo", più che un Salone nel senso stretto della parola - con i libri, gli stand, i lettori, gli autori, gli ospiti, gli incontri e le presentazioni - vuole essere una fiera, un cantiere in divenire da vivere a 360 gradi, una palestra e un laboratorio, un moltiplicatore di energie e un dispensatore di saperi, anche pratici e commerciali, comunque decisivi per la filiera editoriale: un presidio di buone pratiche, una bottega, potremmo dire, non fosse per la dipendenza che la parola evoca fra maestro e allievo.
"Testo", che in seconda battuta recita "Come si diventa un libro", fa della partecipazione e della condivisione il proprio motivo di orgoglio. Più della stessa cascata di nomi eccellenti che punteggiano il cartellone, più delle novità di cui gli stessi sono latori. "Testo" si propone di svelare i meccanismi che permeano l’universo libro quale esito di un processo collettivo, che scaturisce sì nella mente degli autori ma poi si fa strada fra le collane e i desiderata degli editori, che matura fra editing e lanci promozionali, fino ad affrontare il giudizio e le tasche dei lettori.
Una fiera interattiva
«Sarà una manifestazione interattiva - spiega Agostino Poletto direttore generale di Pitti Immagine - perché alla Leopolda viene ricreato il ciclo di vita del libro attraverso un percorso in sette stazioni, affidate ad altrettanti curatori: il manoscritto, il risvolto, la traduzione, il segno, il racconto, la libreria, il lettore, ovvero sette fasi che dal lavoro dello scrittore, passando per gli editor, i traduttori, i grafici e i librai, arriva nelle nostre case». Così se alla voce "libreria" fanno capo una serie di percorsi "iniziatici" condotti da bibliotecari, critici letterari, autori, influencer, alla fine il termine "lettore" si prende gioco di sé, partendo da Proust, la "Recherche" che tutti dicono più o meno di aver letto, per poi esplorare le piccole manie di cui è "vittima" nel trattare il libro, fino a farne un feticcio.
Per smontarne la sacrale impalcatura e condurlo sulla retta via contribuiscono workshop, narrazioni, presentazioni, colloqui, approfondimenti, consultazioni e via di seguito, un serpentone (si calcola che siano 160 le stazioni di transito) destinato a suscitare gli interessi e la curiosità della sempre più fitta, esigente e agguerrita comunità dei lettori.
Una sfilata di big
Naturalmente uno dei piatti forti della manifestazione fiorentina saranno gli incontri con gli autori e le presentazioni dei loro nuovi lavori. Come dicevamo l’elenco dei partecipanti a Testo 2023 è "telefonico". Impossibile citarli tutti. Ma impossibile non citare, fra gli stranieri, Jessica Bruder, Jhumpa Lahiri, il premio Goncourt Jean Baptiste Del Amo, Amanda Lear, Sheila Heiti, Dale Maharidge, Amélie Nothomb, Scott Turow, Mikail Shishkin, Paul Lynch, Jon Kalman Stèfansson.
Così come una pur succinta selezione della italica pattuglia non può prescindere da Niccolò Ammaniti, Ermanno Cavazzoni, Nadia Fusini, Stefano Mancuso, Emanuele Trevi, Loredana Lipperini, Carlo Lucarelli, Marco Missiroli, Paolo Nori, Chiara Valerio, Maura Gancitano, Daria Bignardi, Tommaso Pincio, Vanni Santoni. Infine, testimoni autorevoli, sono attesi fra gli altri, Juergen Boos, direttore della Fiera di Francoforte, Teresa Cremisi, presidente di Adelphi, per finire con Rebecca Servadio, che spiegherà come funziona lo scouting letterario a livello internazionale.
Ingresso 5 euro previa registrazione sul sito testo.pittimmagine.com.
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