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Luna Rossa, chi sono i sei toscani nel super team a caccia dell’America’s Cup

di Maurizio Caldarelli

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Gli alfieri del Granducato fanno parte del Prada Pirelli team: le loro storie

14 settembre 2024
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Luna Rossa Prada Pirelli, che da oggi (sabato 14) nelle acque di Barcellona sfida i newyorchesi di American Magic nella semifinale della 37ª America’s Cup, ha le sue origini in Toscana.

Fu Patrizio Bertelli, nell’inverno 1997, a dare questo nome alla sua imbarcazione, che stava per iniziare la sua prima avventura in Coppa America, vedendo una luna rossa giganteggiare nel cielo di Tirli, incantevole paesino sopra Punta Ala, che per anni è stata la casa di quello che fu ribattezzato il “missile d’argento”.

Da quella cena nella locanda di Emilio Signori sono passati 27 anni e mezzo, ma i toscani considerano ancora Luna Rossa un gioiello di famiglia. In quegli anni in Maremma nacquero tante amicizie che tutt’oggi hanno portato a lavorare istruttori e amici dello Yacht Club Punta con lo staff di Luna Rossa Prada Pirelli e quella sfida nata in Maremma ha dato lo stimolo giusto a un gruppo di corregionali di Bertelli a farsi avanti.

Marco Capitani, 45 anni, santostefanese, era un ragazzino quando conobbe Bertelli nel 1997: faceva l’istruttore di vela nel circolo del professor Calandriello. Il patron lo volle nello shore team dal 2000 e con il passare degli anni è cresciuto, fino a diventare il “re delle vele”, ha saputo adeguarsi alla trasformazione delle imbarcazioni da Coppa America, cercando di disegnare vele che potessero aiutare le barche volanti ad arrivare a 46-50 nodi di velocità. Dopo le edizioni 2000, 2003, 2007 e 2021, è alla quinta Coppa America. «Sono diventato un apprezzato progettista di vele – dice Capitani – dopo anni di osservazione e di lavoro a contatto con grandi professionisti, a cominciare dal sail designer Guido Cavallazzi».

Tra i collaboratori di prima generazione è rimasto anche il castiglionese Gianni Tognozzi, consulente attrezzature, che per il Team Prada è anche il responsabile delle barche d’epoca. Patrizio Bertelli lo ha chiamato per dargli una mano all’inizio della Louis Vuitton Cup. Per lui – nel 2010 boat captain del TP52 Luna Rossa – è la sesta campagna in America’s Cup.

Alla quinta sfida con Luna Rossa è invece Maximiliano Valli, classe 1977, originario di Populonia, che vent’anni fa si è trasferito a Valencia in Spagna, per l’edizione 2007. Carpentiere, con la passione per il calcio, è entrato nel team Prada nel maggio del 2000. Un’esperienza che gli ha cambiato la vita: dopo altre due edizioni con Luna Rossa (2003 e 2007), ha vinto il trofeo con il Team Oracle nel 2010. Nel 2018 è tornato con Luna Rossa per il progetto Tp52 e l’inizio del progetto AC75.

È un vincente Marco Donati, 52 anni, di Viareggio. Esordì con Mascalzone Latino nel 2001 come responsabile dell’elettronica, nel 2004 si unì a Luna Rossa. Nel 2009 vinse la sua prima America’s Cup con Oracle. Nel 2017 collaborò con Emirates Team New Zealand per la vittoria nella 35ª America’s Cup. Questa con Luna Rossa è la sua quarta partecipazione.

A tenere caldi e pronti alla sollecitazioni i muscoli dell’equipaggio di Luna Rossa pensa il fisioterapista Stefano De Pirro. Santostefanese, laureato in scienze motorie a Pisa e in fisioterapia alla Cattolica di Roma, si è specializzato nella fisioterapia per sport professionistico. Prima di iniziare a collaborare con Luna Rossa Prada Pirelli durante la Prada Cup e l’America’s Cup del 2021, ha collezionato oltre 10 anni di esperienza nell’Atp World Tour, seguendo alcuni tra i migliori tennisti al mondo (tra i quali Dominic Thiem e Denis Shapovalov).

Marco Benini, analista di performance/dati e sviluppo dell’intelligenza artificiale, arriva da Siena, ha 29 anni, con un master in Matematica Applicata e una tesi sugli approcci di deep learning all’elaborazione di dati strutturati. È stato per dieci anni un professionista della vela, ha gareggiato per l’Italia in due campagne olimpiche. È alla prima coppa America.

C’è poi un settimo toscano, adottato, Keith Neil Sexton, inglese di Southampton, boat builder, vive in Toscana a Gavorrano dal 2007, e dal 1997 partecipa a tutte le sfide di Coppa America del team Luna Rossa.

A Barcellona intanto in queste ore cresce l’attesa per le semifinali (vedi box sotto). Gli appassionati sono in ansia per verificare le condizioni di Luna Rossa, dopo un paio di giornate storte, che l’hanno costretta a perdere il primo posto (dopo cinque vittorie iniziali di fila) e con esso la possibilità di scegliere l’avversario. «La barca è veloce – assicura Michele Tognozzi, esperto velista del Circolo Velico di Castiglione della Pescaia e inviato di Fare Vela – ha regatato male nelle ultime prove, anche a causa di qualche scelta tattica sbagliata. Contro gli americani, dai quali tutti si aspettavano qualcosa in più, servirà la massima attenzione e una gestione della pressione mentale». New Zealand non è sembrata invincibile come in passato, per questo Luna Rossa e Ineos, che alla fine ha scelto Alinghi Red Bull come avversario, vogliono giocarsi al meglio questa chance. 

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