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La Fiorentina cala un super tris in chiusura: Cataldi, Bove e Gosens per sognare. Tutti i nomi e le trattative

di Francesco Gensini

	Robin Gosens con la maglia dell'Inter
Robin Gosens con la maglia dell'Inter

Undici operazioni in totale per i Viola: il giovane mediano Alessandro Bianco va in prestito al Monza

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FIRENZE. Cataldi sì, Bove sì, Gosens sì: tre colpi dell’ultimo giorno, tre colpi che vanno a completare il centrocampo elevandone numero e qualità, tre colpi che si aggiungono a Kean e Gudmundsson, Colpani e Richardson, De Gea e Adli, Pongracic e Moreno per un totale di undici acquisti in una rivoluzione quasi completa nel passaggio da Italiano a Palladino.

Il punto

Un buon mercato, diciamolo: tardivo e con qualche difetto (mancano un difensore di livello e un attaccante con caratteristiche differenti da Kean che garantisca gol), ma un buon mercato. È stata una giornata lunga per la Fiorentina quella di venerdì 30 agosto, perché c’era tanto da fare, troppo per essere l’ultimo giorno di mercato. Specie pensando che c’erano stati tre mesi interi per andare oltre questa situazione, in qualche maniera penalizzante sulla costruzione della nuova squadra da parte di Palladino, rendimento compreso, anche se prestazioni e risultati nelle quattro partite tra campionato ed Europa potevano e dovevano essere migliori per il gruppo che il tecnico campano ha a disposizione ormai dall’8 luglio scorso.

La squadra

Adesso finalmente la Fiorentina è definitiva: almeno fino al 2 gennaio quando trattative, affari-non affari, tentativi falliti e riusciti, combinazioni economiche ad alto coefficiente di difficoltà per prendere questo o quel calciatore, torneranno a prendersi la scena mentre si giocherà su più fronti (campionato, Champions, Europa League) per un mese esatto fino al 2 febbraio.

I nuovi

Intanto, la Fiorentina dei prossimi quattro mesi esatti sarà con Cataldi, Bove e Gosens in più in una giornata iniziata subito con i nomi del difensore Aguerd del West Ham e dell’esterno svizzero Ruben Vargas dell’Augusta come possibili obiettivi viola, cancellati dall’irruzione sulla scena di Danilo Cataldi intorno all’ora di pranzo: contatto con il centrocampista classe 1994, via libera della Lazio quasi immediato. Giusto il tempo di incrociare gli accordi e operazione chiusa: prestito con diritto di riscatto fissato a quattro milioni. Dentro Cataldi, fuori Alessandro Bianco con destinazione Monza (in prestito) per il giovane mediano cresciuto nel vivaio viola. E sempre in quegli attimi, Amrabat volava verso la Turchia già con la maglia del Fenerbahce indosso per andare a sostenere le visite mediche e poi firmare il contratto da quattro anni (a quattro milioni di euro l’anno, alla Fiorentina vanno circa diciotto milioni) con uno dei tre grandi club che si contendono la supremazia calcistica a Istanbul. Insomma, centrocampisti e ancora centrocampisti. Non a caso ha fatto irruzione Edoardo Bove a stretto giro di posta, vecchio-nuovo obiettivo dell’ultima ora per i dirigenti viola tornati alla carica con la Roma.

La giornata

Era metà pomeriggio, si stavano intensificando contatti e tentativi per l’avvicinarsi del gong e, a proposito di nuovi-vecchi obiettivi, ecco riapparire anche Robin Gosens, 30 anni, ex Atalanta e ora in forza all’Union Berlino, mai sparito dietro il sipario a dispetto delle indicazioni e difatti punto d’arrivo per la fascia. Nel frattempo, annuncio ufficiale dell’acquisto del difensore argentino Matias Moreno (classe 2003) dal Belgrano, già sicuro dopo le visite di ieri. Ormai la strada era tracciata e la Fiorentina la percorreva a tutta forza e al massimo della convinzione per soddisfare le richieste di Palladino. Tipo Bove, uno dei suoi preferiti da settimane. Stavolta il tentativo andava a buon fine: operazione da 12 milioni di euro complessivi, composta da 1,5 milioni di prestito oneroso e 10,5 milioni di diritto di riscatto che diventa obbligo al 60 per cento di presenze. Finita? No. All’avanzare del pomeriggio, ecco anche Gosens, investimento da otto milioni di euro (0,5 per il prestito più 7,5 per l’obbligo di riscatto), e in tutto questo Infantino veniva girato in prestito al Cosenza. Sipario e parola definitivamente al campo.  

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