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Calcio: baby talenti

Del Piero, Buffon e Di Natale: i figli giocano in Toscana. I club e le aspettative

di Francesca Bandinelli

	Da sinistra: da Louis Thomas Buffon, Tobias Del Piero e Filippo Di Natale
Da sinistra: da Louis Thomas Buffon, Tobias Del Piero e Filippo Di Natale

Da Louis Thomas Buffon, oggi al Pisa, a Tobias Del Piero. I campioni del mondo scelgono la nostra regione per i loro “eredi”

26 agosto 2024
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A volte è questione semplicemente di dna, perché le passioni si tramandano di generazione in generazione. E succede che, seppur in ruoli diversi, i figli si mettano a ripercorrere le orme dei padri. C’è chi, come Amir Richardson, il nuovo centrocampista della Fiorentina, è rimasto legato al mondo dello sport cambiando tuttavia disciplina rispetto a quella in cui si era fatto apprezzare il padre Michael Ray, per tutti Sugar Ray, l’ex cestista che a Livorno fu protagonista di due campionati di ottimo livello, e chi invece ha continuato nella stessa direzione, per lo più partendo dalla Toscana. I vivai delle squadre della Regione ne stanno facendo crescere diversi di figli d’arte, molti dei quali pronti a spiccare il volo in via definitiva.

La Pisa nerazzurra

All’ombra della Torre, in Primavera, si sta facendo le ossa Louis Thomas Buffon, 16 anni, figlio del campione del Mondo Gianluigi, carrarese di nascita e a lungo pilastro della Juventus oltre che della Nazionale. A differenza del babbo, non ha scelto la porta come habitat naturale. Da esterno d’attacco, sinistro, il suo obiettivo è semmai quello di far venire il mal di testa ai portieri avversari. È arrivato in nerazzurro nell’estate del 2023 e nel marzo scorso, contro il Bari, ha messo il sigillo sul suo primo gol, per altro due minuti dopo l’ingresso in campo. Il padre, come svelato dallo stesso Buffon senior, gli ha raccontato tutto della storia del club, da Romeo Anconetani, il presidente rimasto icona, fino ai campioni che ne hanno vestito, in passato, la maglia, da Dunga fino ad Diego Pablo Simeone.

Nella stessa squadra c’è anche Daniel Cannarsa, figlio di Juriy, storica bandiera del Livorno, 115 presenze in 4 anni (dal 2000 al 2004) che fece il suo debutto in A alla Reggina, in difesa, con un altro toscano in panchina, quel Walter Mazzarri conosciuto proprio in amaranto. Classe 2006, mediano abituato a stare qualche metro più avanti rispetto alla posizione del genitore, punta ad accendersi i riflettori addosso già in questa stagione. Non fa più parte della rosa di prima squadra nerazzurra - è stato ceduto al Monza -, ma ha fatto tutto il percorso dalle giovanili fino all’esordio coi professionisti Samuele Birindelli, figlio di Alessandro, difensore pure lui, cresciuto nell’Empoli prima di spiccare il volo verso la Juventus per poi tornare al Pisa, la squadra della città dove è nato. Chi per nascita, chi per scelta, sono in diversi i figli d’arte che scelgono di mettersi in mostra qui.

Tra Empoli e San Miniato

Il club del presidente Corsi quest’estate ha accolto Tobias Del Piero, figlio di Pinturicchio Alex. Dopo le esperienze all’estero tra America (alla Juventus Academy di Los Angeles) e Spagna (Getafe e Alorcon), per il sedicenne figlio d’arte, di professione centrocampista, si sono spalancate le porte del vivaio azzurro, da sempre incubatore di talenti. Si allena a Monteboro, la struttura che ospita i giovani dell’Empoli e ad allenarlo, in Under 18, ha Francesco Sarlo e pure Ciccio Tavano, collaboratore nel lavoro coi baby attaccanti. Non è un caso che Alex sia stato avvistato più volte in Toscana, soprattutto nell’empolese ma non solo (era anche a Siena in occasione del Palio dell’Assunta).

Sempre in azzurro, ma in Primavera, ci sono anche Lorenzo Tosto, figlio di Vittorio, pure lui difensore come il padre che dell’Empoli ne è stato, in passato, anche capitano, e Ernesto Matteazzi, il cui babbo, è oggi un dirigente della Virtus Entella, club ne quale ha militato anche il nonno Bruno.

Poco più in là, a San Miniato, invece, c’è un altro figlio d’arte, Filippo Di Natale, l’erede di Antonio “Totò” Di Natale. Nato ad Empoli, ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo del pallone in azzurro, per poi passare alla Fiorentina Under 18. Ha vissuto un campionato all’Orvietana, club di cui il padre è stato vicepresidente per poi tornare nuovamente vicino a casa, stavolta al Tuttocuoio che quest’anno sarà nuovamente iscritta alla Lega di Serie D, 11 anni dopo l’ultima volta (nel 2013), dopo aver conquistato la promozione al termine dell’ultima cavalcata trionfale nel girone A della scorsa Eccellenza.

A Firenze

Nella Fiorentina sono diversi i figli d’arte pronti ad accendersi i riflettori. Tra i più piccolini c’è Alvaro Valero Rodriguez, il primogenito di Borja Valero, sì spagnolo in nascita ma da subito ribattezzato “il sindaco” di Firenze per il forte feeling che si è venuto a creare con la città. Alvaro, 14 anni compiuti qualche mese fa, è passato dalla Settignanese, club alle porte di Firenze in cui hanno mosso i primi passi Federico Chiesa e Lorenzo Tonelli, al vivaio della Fiorentina, quella squadra che subito lo conquistò, non appena arrivato in Italia piccolissimo, dopo che il padre era stato acquistato dal Villarreal.

Tra i figli d’arte c’è anche Mattia Barzagli, figlio dell’altro campione del Mondo, Andrea, così come va ricordato Tommaso Rubino, che oltre al papà ex calciatore (Raffaele, oggi osservatore per i viola, la cui ultima squadra da calciatore è stato il Prato) è pure nipote d’arte, visto che Emiliano Bigica, ex allenatore della Fiorentina, ma soprattutto tecnico del Sassuolo che contro i viola ha vinto la Supercoppa italiana di categoria pochi giorni fa. 

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