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Diritto di sognare: a Torino tutto esaurito per Sinner e l’Italia respira tennis

Diritto di sognare: a Torino tutto esaurito per Sinner e l’Italia respira tennis

Jannik domina Tsitsipas: «Davanti a questo pubblico è più facile»

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L’Italia ha diritto di sognare. Dove diritto sta per il micidiale colpo con cui Jannik Sinner ha spazzato via Stefanos Tsitsipas nella partita inaugurale delle Finali Atp di Torino, davanti a un pubblico strabocchevole al Pala Alpitour e con un’audience televisiva da record. L’Italia insomma si immerge nelle emozioni del tennis, lo sport del momento, un po’ come quando eravamo tutti sciatori ai tempi di Alberto Tomba o quando nuotavamo tutti con Federica Pellegrini.Sinner non ha vinto, ha dominato. Inizia con un gratuito di rovescio ma finisce con un ace il cammino dell’altoatesino, numero 4, sfodera il meglio del suo tennis al Pala Alpitour e batte 6-4 6-4 il fuoriclasse greco, diventando così il primo italiano a vincere due partite alle Finals. È il segno del progresso, di questo nuovo Sinner sicuro, rapido e vincente che migliora il servizio e conquista il cuore dei tifosi. Quel cuore che disegna sull’obiettivo della telecamera insieme alla scritta "Torino". Con questa vittoria è arrivato a quota 58 in stagione: mai nessun italiano nell’era Open aveva ottenuto così tanti successi in una singola stagione. E rinforza così le sue possibilità di essere il primo italiano a chiudere l’anno in Top 5 da quando esiste il ranking computerizzato, introdotto nel 1973. Nel primo set l’azzurro vince 20 punti a 12 negli scambi sotto i quattro colpi nel primo set in cui ha perso tre punti quando ha servito la prima e tre con la seconda. «Per ottimizzare il servizio abbiamo lavorato molto sull’articolazione della spalla per rendere i muscoli meno rigidi. Poi Ferrara ha perfezionato il gioco di gambe, e si nota in campo», ha detto Giacomo Naldi, fisioterapista che ha lasciato la Virtus Bologna per entrare nello staff dell’altoatesino. Il break che spezza l’equilibrio del primo set matura al quinto game su una risposta in rete del greco. Sinner corre solo un piccolo rischio al servizio, proprio nel game che chiude il set: va sotto 15-30 ma si tira su velocemente. Tsitsipas salva un primo match point, allunga lo scambio spostando Sinner con rovesci profondi poi prende la rete e chiude il punto. Ma Sinner esegue un ottimo serve and volley alla seconda occasione e completa il 6-4.

Al Pala Alpitour l’atmosfera si scalda. Il Centrale, sold out per questa sessione e anche per i match serali con la sfida tra Djokovic e Rune, rende l’esordio di Sinner come una sfida di Coppa Davis. Anche se il colore dominante più dell’azzurro è l’arancio, ormai associato a Sinner e ai suoi onnipresenti tifosi, i Carota Boys. Nel secondo set continua la musica di Sinner, aumentano ancora i battiti al minuto. L’azzurro espone le maggiori difficoltà in difesa di Tsitsipas quando viene attaccato dalla parte del rovescio. Sinner infila una serie di 10 punti di fila nei primi game e prende un cruciale break di vantaggio, aiutato da tre gratuiti di Tsitsipas. Papà Apostolos e la fidanzata Paula Badosa osservano il greco con preoccupazione crescente, mentre Simone Vagnozzi e Darren Cahill contemplano con orgoglio un Sinner che premia con la varietà delle soluzioni il lavoro di quasi due anni di tutto il team. Sinner ha anche tre chances per il possibile doppio break (2-0 0-40), ma col servizio stavolta il numero 6 del mondo si salva. Campione nel 2019 ma poi mai capace di superare il girone nelle altre tre partecipazioni alle Nitto Atp Finals, Tsitsipas non ha mai l’occasione di rientrare in partita. Ed è Sinner-mania a Torino ma anche in tutta Italia.

«Al di là del risultato il supporto del pubblico è pazzesco», dice Sinner. «La partita di oggi è stata preparata perfettamente, ho giocato come avevo immaginato, a un ottimo livello. La destinazione era Torino e adesso mi godo il momento. Tsitsipas? Ho sentito del suo problema fisico, ma in questo momento non voglio spendere tempo sui social perché c’è altro a cui pensare. Sapevo, però, che ci fosse la possibilità di affrontare Hurkacz che è un giocatore totalmente diverso». Testa, dunque, alle prossime due sfide del girone contro Djokovic e Rune per cercare la qualificazione alle semifinali.

«Sono due giocatori diversi», ha detto Jannik che a Sky ha aggiunto: «So che devo alzare ancor di più il livello per giocare alla pari le prossime due partite. Ogni volta che entrerò in campo sarà una bella emozione, spero di giocare bene». Oggi, alle 14,30 e alle 21, in campo gli altri quattro assi. Alcaraz, Medvedev, Rublev e Zverev.

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