Prato, il mercato metropolitano pronto a diventare Hub sociale: il progetto di Save The Children
Sarà il colosso internazionale a occuparsi del progetto. Il Comune parteciperà con un cofinanziamento da 100mila euro
PRATO. C'è un colosso internazionale del Terzo settore, Save The Children (la più importante organizzazione indipendente nel mondo che da oltre 100 anni lotta per sostenere le bambine e i bambini a rischio di marginalità economica e sociale) nel progetto dell'Hub sociale che nascerà nel Macrolotto zero. Prato affronta un salto di qualità significativo; il progetto del "Macrolotto hub" prenderà piede nei prossimi mesi negli spazi del mercato metropolitano coperto della ex follatura Forti nella zona di china town.
E' stato il vicesindaco Simone Faggi, che dalla passata legislatura ha partorito il progetto, a cercare la compartecipazione di enti del terzo settore internazionale come Save The Children e che adesso lascia in eredità alla nuova assessora Maria Logli il lancio di un dei laboratori socio-educativi mai visti prima d'ora a Prato. Dalle parole ai fatti; lo scorso 31 ottobre il Comune ha disposto la determinazione di spesa per convertire tutto l'edificio dell'ex mercato metropolitano coperto alle nuove esigenze dell'Hub stanziando 100mila euro di cofinanziamento. La parte forte del tesoro la faranno le associazioni Ets, quelle del terzo settore che in sostanza fanno riferimento al colosso inglese, con ben 790mila euro di finanziamento. Il tutto sarà gestito poi da Save The Children nella sua fase iniziale e di consolidamento, creando uno dei progetti fra i più importanti presenti nelle realtà urbane italiane, dopo quelli di Palermo, Torino e Roma solo per citarne alcuni.
Sarà qui, al Macrolotto Hub, che Save The Children, conclusi i lavori di adeguamento degli edifici, costruirà i processi di comunità e di innovazione sociale, partendo dai minori, dalla dispersione scolastica, dal contrasto al disagio sociale ed economico favorendo la promozione al benessere e alla partecipazione educativa. Save The Children opererà come una comunità educante, spiegano fonti dell'amministrazione comunale, per tessere e rafforzare la rete di persone, soprattutto dei minori, nel Macrolotto zero e nella multiculturalità della città inseminando una serie di fattori di convivenza, socialità e partecipazione. E' così che gli ex edifici della follatura Forti accompagneranno nella crescita personale e di gruppo intere generazioni di ragazzi, per poi un giorno mettere il tutto a disposizione delle realtà associative della città.
«Una città che appartiene a tutti a partire dai cittadini più giovani, i meno rappresentanti e dove il ruolo educativo è più strategico e importante per la loro crescita – spiega l'assessora all'integrazione Maria Logli – adesso sta diventando realtà. Al Macrolotto Hub, Save The Children opererà mettendo a disposizione una esperienza incredibile in decenni di lavoro sulle condizioni di marginalità dei ragazzi e sulla promozione della partecipazione e conoscenza, per poi approcciarsi a far gestire alle realtà locali, e quindi associative, il complesso meccanismo dell'Hub sociale».