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L’intervento

Un arresto per spaccio di droga al rave party su un terreno privato: pratese nei guai

Un arresto per spaccio di droga al rave party su un terreno privato: pratese nei guai

Blitz dei carabinieri in Alta Garfagnana, nei guai un quarantenne pratese

02 novembre 2024
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PRATO. Gli hanno trovato diversi tipi di sostanze stupefacenti: hashish e marijuana, ma anche ecstasy e ketamina. Droghe utilizzate per aumentare l’eccitazione e la resistenza fisica. Un quarantenne pratese è finito nei guai perché sorpreso con diversi tipi e qualità di sostanze psicotrope – tutte rinvenute in quantità non elevata – nell’ambito di un mini rave party che si svolgeva su un terreno privato in Alta Garfagnana, tra i comuni di Minucciano e Gramolazzo. Una festa a cui hanno partecipato una cinquantina di persone con musica ad alto volume e con inviti fatti attraverso l’utilizzo dei social.

Una situazione da monitorare per i carabinieri che si sono presentati puntualmente nel primo pomeriggio del giorno di Ognissanti con numerose pattuglie. C’erano i militari della stazione di Camporgiano, che hanno effettuato materialmente l’arresto, coadiuvati dai colleghi di Gramolazzo e da quelli di Piazza al Serchio che hanno provveduto a identificare anche tutti i partecipanti alla festa per poi comunicare la notizia all’autorità giudiziaria.

Nell’ambito del controllo gli uomini della Benemerita hanno recuperato pasticche e fumo – posti sotto sequestro – appartenenti al quarantenne residente a Prato senza precedenti penali, ma con qualche pregresso precedente di polizia. L’uomo è stato fatto salire su un’auto di servizio e accompagnato alla tenenza di Castelnuovo dove è stato condotto in cella di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida che si è tenuta ieri mattina di fronte al giudice monocratico Gianluca Massaro. Nel frattempo è stato avvisato il magistrato di turno, Sara Polino, che ha ricevuto i verbali di sequestro dello stupefacente appartenuto al quarantenne pratese che, stando all’accusa , era giunto sino in Alta Garfagnana per cedere ai partecipanti lo stupefacente recuperato. Vista la richiesta dei termini a difesa – espressa dal legale d’ufficio Eva Benedetti – il giudice ha concesso l’obbligo di dimora nel comune di Prato in attesa della fissazione della prima udienza del processo che potrebbe chiudersi anche con un immediato patteggiamento.

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a cura di Libero Red Dolce
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