Il Tirreno

Prato

I controlli

Prato, chiusi tre ristoranti etnici: distrutti 800 chili di alimenti «non sicuri». I motivi e le multe – Video


	Il sequestro di alimenti da parte dei finanzieri
Il sequestro di alimenti da parte dei finanzieri

L’operazione “Fast food” della Guardia di finanza andrà avanti ancora per diversi mesi su tutto il territorio

2 MINUTI DI LETTURA





PRATO. Tre ristoranti etnici sono stati chiusi e 800 chilogrammi di alimenti ritenuti non sicuri sono stati sequestrati e distrutti. È questo l’esito di una serie di controlli effettuati dal personale della Guardia di Finanza di Prato nell’ambito dell’operazione denominata “Fast food” e che si è sviluppata durante l’estate come attività di prevenzione e contrasto delle condotte illecite verificando soprattutto il tracciamento delle filiere di approvvigionamento agroalimentare a tutela della salute pubblica.

L’operazione

I finanzieri, nella loro attività ispettiva, si sono concentrati sugli esercizi impegnati nella commercializzazione di prodotti agroalimentari e hanno mappato i canali di acquisto relativi soprattutto a prodotti d’importazione, individuando le imprese caratterizzate da maggiori profili di rischio, sia in termini di indicazione geografica sia di denominazione di origine dei prodotti che di tracciamento delle filiere di approvvigionamento.

L’attenzione dei militari del Nucleo mobile del gruppo di Prato si è così concentrata su tre ristoranti etnici, tutti connotati da una rilevante opacità delle filiere di approvvigionamento dei prodotti alimentari impiegati. A seguito degli accessi ispettivi effettuati i militari intervenuti hanno posto al vaglio la documentazione commerciale inerente tutte le materie prime impiegate, verificando il rispetto delle disposizioni vigenti in materia di etichettatura, certificazione di origine e rispetto delle normative comunitarie e nazionali afferenti alla commercializzazione e somministrazione di prodotti agroalimentari.

I controlli

Inoltre, appena avviato il controllo, avendo constatato evidenti carenze igienico-sanitarie, è stato instaurato un coordinamento con i competenti uffici del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Prato che hanno inviato i propri ispettori per l’avvio di specifici controlli che hanno portato alla sospensione delle attività nei confronti dei tre ristoranti ispezionati e alla distruzione di circa 800 kg di alimenti non rispondenti ai requisiti minimi di sicurezza in materia di conservazione ed etichettatura, implicandone il divieto di immissione al consumo. I titolari dei tre ristoranti sono stati sanzionati e le attività sono state sospese.

Primo piano
Sos sicurezza

Rosignano, esce con il cane e viene aggredita: grave imprenditrice. Il racconto choc

di Ilenia Reali
Sportello legale