Proteggere le pecore di Vernio senza abbattere i lupi: la ricetta della sindaca
Maria Lucarini interviene dopo i tre attacchi a un’azienda agricola nel giro di tre settimane
VERNIO. I frequenti attacchi dei lupi all’azienda agricola La Noce a Montepiano, tre negli ultimi quindici giorni, hanno allarmato i residenti dell’alta Val Bisenzio, da sempre abituati alla presenza del lupo sulle montagne circostanti, ma sorpresi dalle modalità di attacco delle ultime settimane.
Il caldo e la scarsità d’acqua potrebbero essere i principali motivi che hanno spinto i predatori vicino all’abitato ma colpisce il fatto che gli attacchi siano stati di giorno a poco più di duecento metri in linea d’aria dal centro del paese.
L’azienda La Noce si trova lungo la strada che porta alla cima del monte Gasperone ma passando dal sentiero che conduce tramite il bosco ed i prati, si arriva nell’abitato del paese in poco più di 5 minuti, anche per questo le autorità competenti si sono attivate per monitorare gli eventuali rischi a tutela delle persone ma anche degli animali.
«La questione del lupo e del suo rapporto con l’allevamento è una sfida complessa e delicata, soprattutto nella nostra zona – spiega Maria Lucarini, da pochi mesi sindaca di Vernio – dove molti giovani hanno scelto consapevolmente di dedicarsi all’allevamento come stile di vita e forma di tutela del territorio. Questi allevatori non solo producono, ma preservano l’ambiente, custodendo tradizioni e biodiversità. È quindi fondamentale riconoscere il loro ruolo e trovare un equilibrio che rispetti tanto la necessità di proteggere il lupo, specie simbolo della nostra fauna, quanto l’importanza di tutelare chi, attraverso il proprio lavoro, contribuisce alla vitalità delle nostre aree rurali».
La sindaca Lucarini, da sempre sensibile alle questioni legate alla flora ed alla fauna della val di Bisenzio, è cosciente delle problematiche quotidiane frutto della convivenza tra animali, allevatori ma anche coltivatori: «Raggiungere questo equilibrio richiede misure concrete che valorizzino il lavoro degli allevatori, offrendo loro protezione e supporto. In questo contesto, è urgente rendere le procedure di ristoro più rapide e rispondenti alle reali esigenze degli allevatori colpiti».
Tra le richieste degli allevatori vi è soprattutto la necessità di velocizzare alcune pratiche burocratiche che con i loro tempi lunghi rendono difficoltose e poco efficaci le azioni di rimborso previste dalla Regione Toscana a fronte di spese per smaltimento della carcassa e verifica della Asl che sono necessarie da subito.
Per il momento all’azienda agricola La Noce ci penseranno i quattro pastori della Sila a guardia del gregge a neutralizzare i prossimi attacchi dei lupi, come hanno già fatto nell’ultima occasione in cui i lupi si sono presentati.