Materne comunali e statali, riapertura a doppia velocità
Si riparte il 9 e il 16 settembre, con l’incognita della mensa
PRATO. L’estate non è ancora agli sgoccioli (basta dare un’occhiata al termometro) ma per molte famiglie è già tempo di pensare alla riapertura delle scuole, soprattutto per i più piccoli. Che sarà una riapertura a doppia velocità: prima gli asili nido e le materne comunali, il 9 settembre, poi le scuole materne statali, dal 16 settembre, in base al calendario regionale. Una doppia velocità che fa una bella differenza per tutti quei genitori che lavorano e non possono contare sui nonni, costretti a prendere un supplemento di ferie (chi può), a ricorrere agli ultimi centri estivi oppure ad affidarsi a una baby sitter (con quello che ne consegue in termini di spesa).
Lunedì 9 settembre, spiega una nota del Comune di Prato, riapriranno gli asili nidi e le scuole dell’infanzia comunali: a Prato i nidi comunali che apriranno sono dieci per un totale di circa 400 bambini, mentre le scuole dell’infanzia sono sei per un totale di 450 iscritti.
Il Comune ha utilizzato la pausa estiva per eseguire lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in diverse strutture: nello specifico per quanto riguarda le materne, alla scuola di Pacciana sono state rinnovate le tinteggiature interne e gli zoccolini danneggiati in seguito agli eventi alluvionali del novembre 2023. Nella scuola dell’infanzia di via Toti, invece, è stato sostituito il pavimento danneggiato con uno nuovo in gomma per tutta la superficie del padiglione. L’investimento per entrambi gli interventi è stato di circa 80mila euro.
Il Comune ha inoltre speso 400mila euro per l’intervento di miglioramento sismico della scuola dell’infanzia Villa Charitas.
Negli asili nido – che partiranno con l’orario corto fino alle 14 – sarà disponibile da subito la mensa, mentre nelle scuole dell’infanzia comunali il servizio sarà attivo da lunedì 16 settembre, data di inizio di tutte le altre scuole.
Il nido Arcobaleno invece, in cui è in corso l’allestimento di arredi e attrezzature dopo l’incendio che lo ha danneggiato nel marzo 2019, riaprirà a metà ottobre. Ci sono voluti più di cinque anni per rimetterlo in sesto, ma ora è pronto a dare il suo contributo per ampliare l’offerta educativa in una città dove la domanda certo non manca. Come è noto la struttura ospita anche i piccoli dai 3 ai 6 mesi (come anche Borgo e Fiore) per un totale di una quarantina di iscritti fino a 36 mesi di età.
La doppia velocità nella riapertura delle scuole materne comunali e statali non è il solo problema. C’è da considerare anche la questione della mensa. I più fortunati, cioè i bambini che frequentano le materne comunali, avranno garantito il servizio mensa dal 16 settembre, cioè una settimana dopo la riapertura delle scuole, mentre i bambini iscritti alle materne statali in teoria potranno avere la mensa a partire dal 23 settembre, ma la decisione è demandata ai singoli dirigenti di istituto e l’esperienza insegna che prima delle fine del mese, cioè la bellezza di un mese dopo la ripartenza a pieno regime delle attività lavorative, di mangiare a scuola non se ne parla proprio. E così molti genitori saranno costretti a fare i salti mortali per conciliare il lavoro con la cura dei figli, nonostante l’inizio della scuola non sia un evento imprevedibile e ci sia tutto il tempo per programmare.